Floating Whispers

  1. Whisper XXIII

    AvatarBy MorianDavis il 10 Sep. 2013
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    Anche stanotte sono qui a fracassarvi le scatole con i miei monologhi. Ormai, forse, per qualcuno è diventato anche piacevole, interessante, o almeno divertente qualche volta. Il top del sussurro, come ormai di consueto, lo raggiungiamo con le storie sulla Teoria del Salame, ma pare che non vada male anche le restanti volte, spero solo di non risultare troppo noioso in certi giorni.
    Beh, vista questa lunga premessa, avrete sicuramente capito che oggi non sono di grande umore. E un motivo c'è. Voglio inseguire un sogno, ma questa volta è caro, e intendo proprio dal punto di vista economico. Il perché, al momento, è piuttosto banale: durante l'inverno si fa quello che si può per racimolare due soldi che, da buona formica, vengono utilizzati con criterio, ma d'estate mi risulta più difficile. Così investire nei sogni mi risulta un grande sacrificio, dunque il bivio: prendere la palla al balzo e inseguire il sogno, oppure aspettare questa primavera per poterlo realizzare, muovendomi ancora di più come una formica per fare le giuste provviste.
    Per come ragiono, molto probabilmente so già la risposta. Solo che, non nego, ho timore di fare la scelta sbagliata, di perdere un treno che potrebbe, per qualche strana ragione, non passare più. Osare in questo sogno, con un po' di buona sorte, potrebbe portarmi a realizzarne un altro ben più grande, ben più lontano. Ho piena fiducia nelle mie capacità, ma se non dovessi aver la fortuna necessaria (che purtroppo non posso evitare in nessun modo, per quanto mi applichi in tutto ciò), lo allontanerei in maniera decisamente drastica.
    Ed ecco il mio malumore.
    Ho cercato di porvi rimedio in tutti i modi. Devo dire che, sorprendentemente da quanto pensavo da adolescente, quando mi trovavo al liceo, il latino spesso e volentieri sa come aiutarmi.
    Molti, come me tempo fa, sostengono che sia una lingua morta e che, in quanto tale, non abbia valore nella società moderna.
    Devo dire, invece, che è incredibilmente affascinante scoprire l'etimologia di una parola. Te la fa apprezzare di più.
    Se non erro, avevo già espresso qualcosa in merito al mio innamorarmi di certe parole (era il terzo sussurro, giusto?), il Latino aumenta e amplifica tutte quelle sensazioni, perché è come se entrassi in confidenza con queste, come se potessi conoscerle di persona.
    Aggiungo inoltre che quella lingua tanto odiata fornisce delle massime di incredibile bellezza, scritte da uomini che, certamente, avranno avuto un'esperienza di vita estremamente maggiore della mia. Frasi che in italiano non hanno lo stesso peso, non hanno la stessa potenza, seppur non perdano l'importanza derivante dal loro significato.
    Come "Carpe Diem", cogli l'attimo.
    Come "Alea Iacta Est", il dado è tratto.
    Come "Vincit Qui Se Vincit", vince chi vince se stesso, che è la frase che, ora come ora, mi ronza in testa, mi ispira, mi guida, soprattutto verso la scelta giusta da prend...

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    Last Post by MorianDavis il 10 Sep. 2013
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  2. Whisper XXII

    AvatarBy MorianDavis il 9 Sep. 2013
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    Ventiduesimo sussurro e già nella top100. Wow, incredibile! Peccato che domani, per molti, sia la ripresa ufficiale dell'inferno...
    Buonanotte, miei carissimi lettori. Stasera, è inevitabile, parliamo di un argomento che con questo numero, il ventidue, ha molto in comune.
    Che diavolo c'è che può avere qualcosa in comune con il 22?
    Dai, è facile...
    Guardate le parole che ho usato, ormai dovreste capirmi. Ve ne basta una ad essere sinceri, terribilmente connessa a questo numero. Ma è ovviamente "diavolo", no?
    Il ventidue è il numero di Kakà, nuovo (o vecchio) giocatore del Milan, dei diavoli rossoneri, appunto.
    E perché voglio parlare di Kakà?
    Beh, ho semplicemente detto che l'argomento era correlato, non che fosse proprio quello. Ciò di cui voglio parlare è il ritorno, e il brasiliano è l'esempio perfetto di tutto ciò che intendo. Con la casacca della squadra milanese ha vinto tutto quello che poteva vincere, è diventato il campione che i tifosi ancora non sono riusciti a dimenticare e che mai potranno farlo ed ora è tornato, come il figliol prodigo della celebre parabola cristiana.
    Questi ritorni, come molti ritorni nella vita, fanno sempre molto effetto. Sono carichi di bei ricordi, alle volte anche di spiacevoli, e allora sorge spontanea la domanda: possiamo riuscire a riporre ancora una volta la nostra fiducia in coloro che ritornano?
    Io credo che la domanda meriti una risposta scontata e banale, ma l'esperienza mi ha suggerito che questo vale per me, ma non necessariamente per tutti gli altri. E mi chiedo: come è mai possibile non fidarsi di un ritorno?
    E' chiaro, anche io ho i miei limiti. E' normale che nulla sarà mai come prima, che ci sarà sicuramente qualcosa di diverso, ma non so negare una seconda possibilità, una seconda occasione. Una persona può rendersi conto degli errori commessi con colpevole ritardo (sicuri che siano solo sue le colpe?), ma già solo per il fatto che se ne sia accorta merita fiducia. Dimostra maturità, dimostra la volontà di non interrompere un rapporto con noi, di tenere a noi, a tal punto da oltrepassare il proprio orgoglio, vero ed unico ostacolo in queste situazioni. Quel ritorno indica una nuova e maggiore esperienza, dunque una maggiore affidabilità. Magari, specie per quanto riguarda il calcio, potrà avere meno estro degli anni giovani, ma tutto quello che ha perso da quel punto di vista lo ha sicuramente guadagnato in carisma, esperienza, saggezza.
    Come dire di no ad un amico che, dopo una discussione, preme per cercarci, per parlarci?
    Io, salvo poche e dovute eccezioni, non so negare a quasi nessuno una seconda chance.
    E voi?

    A domani, miei amabili nottambuli. Sogni d'oro =)
    Last Post by MorianDavis il 9 Sep. 2013
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  3. Whisper XXI

    AvatarBy MorianDavis il 8 Sep. 2013
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    Eccoci qui, miei nottambuli pazzi. Il momento che aspettavate è finalmente arrivato. Perché così tardi? Ma è ovvio: dovevo saperne di più circa l'argomento trattato. E come poter fare per riuscirci? Beh, una discoteca generalmente aiuta molto, è come se fossero tutti lì in esposizione. Basta avere un occhio attento e tanta fantasia...
    Così veniamo al dunque.
    Il nostro esemplare di stasera è Lumberjack.
    Lumberjack è una parola inglese che indica i taglialegna, dunque potete già immaginare il suo modo di essere, usando un po' della vostra fervida immaginazione. Ora vi spiegherò come riconoscerlo, più tardi passeremo ad approfondire la sua conoscenza.
    Il nostro amico prende spunto dai taglialegna canadesi e americani, imitando il loro originale stile, aspirando a diventare il più alla moda fra loro, superando l'attuale primato detenuto da Wolverine. Immancabile per l'esemplare maschile, dunque, la camicia a scacchi, possibilmente rosso mattone, sbottonata, con maniche lunghe rivolte fino al gomito e indossata sopra una maglia dal collo rotondo solitamente bianca o nera, ben attillata al corpo che necessita di essere messo in mostra in quanto, vista l'impossibilità (pratica e legale) di girare per la città con in mano un'ascia, funge da arma primaria per approccio con gli esemplari del sesso opposto. Un paio di Jeans è fondamentale poi per rimanere comodi seppur relativamente eleganti, devono essere necessariamente di marca, con qualche strappo qua e la per evidenziare le asperità dei boschi dai quali vengono, e un paio di Lumberjack ai piedi per sopravvivere a qualsiasi terreno, anche il più impervio. Con questo si conclude il primario abbigliamento, quello senza il quale non si può essere veri propri taglialegna. La moda occidentale aggiunge infine un sublime tocco di eleganza con un paio di Wayfarer, indispensabili anche nelle giornate più scure in quanto forniscono un'importantissima protezione contro la minacciosa pericolosità degli aghi di pino. Allo stesso modo, i capelli del Lumberjack devono essere tutti pettinati da una parte, così da far scivolare quegli aghi più furbi che riescono a colpirlo alla sprovvista. Infine, i più benestanti, possiedono una reflex, con la quale scattano foto pessime che, con un po' di photoshop qua e la, diventano capolavori di scempio. Le donne applicano gli stessi principi, senza la necessità di evidenziare le loro muscolose forme nascoste dietro la maglia attillata come vale per l'esemplare di sesso maschile, ma è importante il doppio taglio per i capelli. In questo modo, con una rasatura parziale, gli aghi di pino più ostici non avranno difficoltà a scivolare verso il terreno.
    Riconoscere un esemplare di Lumberjack non è dunque difficile tramite l'utilizzo della vista, ma assai più difficile risulta se questo senso è messo fuori gioco. Capire la sua mentalità, le sue abitudini, i suoi istinti, diventa dunque fondamentale per individuarlo in qualsiasi conte...

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    Last Post by MorianDavis il 8 Sep. 2013
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  4. Whisper XX

    AvatarBy MorianDavis il 7 Sep. 2013
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    Oh, eccoci qua, finalmente tornato agli orari che mi competono, quelli soliti per le mie creazioni! Ero rimasto quasi scioccato dalle ultime sere, che mi avevano visto sussurrare così presto, con la notte ancora giovane. a dir la verità, stasera sono anche in ritardo rispetto a quanto pianificato, perché ho avuto un controllo da parte dei carabinieri durante il mio ritorno a casa e, come al solito, qualcosa che non va la trovano sempre.
    Poco male, soprattutto perché mi hanno lasciato andare. Sono stati davvero comprensivi, come un padre che ti sgrida in quella maniera quasi velata, ma alla fine non ti uccide per l'errore appena commesso.
    E così, finalmente, sono pronto a dedicarmi anima e corpo a questo sussurro.
    Lo so bene che tutti, o quasi, aspettate quello di domani, quello forte, simpatico, divertente, serio e profondo che vi introdurrà ancora di più nel mondo della Teoria del Salame, ma ahimé per voi c'è ancora questo ventesimo a tenervi lontano dal tanto atteso ventuno.
    Oggi vi rivelerò una mia fobia. Ma voglio prima portarvi a ragionare.
    Vi dissi, in passato, che tendo a ragionare sempre, a volte troppo, in tempi brevissimi. Ragiono così tanto e così velocemente che cerco sempre di immaginarmi cosa succederà, cosa potrebbe succedere, cosa potrei fare in qualsiasi situazione mi si presenti. Mi piace vincere la mia battaglia di livelli di pensiero, per essere specifici, ogni momento possibile contro ogni avversario possibile. Che cos'è una battaglia di livelli di pensiero?
    Avete mai giocato a morra cinese (sasso-carta-forbici) con un bambino? Se si, noterete che è molto più semplice vincere con regolarità contro di loro, perché una volta che si capisce il loro schema di pensiero, si può facilmente prevedere le loro mosse, portando la percentuale di vittoria intorno al 70%. Una discreta cifra, significa che su 10 tentativi, 7 volte ne uscite vincenti.
    Ecco, una battaglia di livelli di pensiero sta proprio nel cercare di prevedere le azioni dell'altro basandosi anche sulle proprie. Questo mi capita abitualmente di farlo, e come già vi dissi, per me conta solo vincere la mia sfida, qualunque essa sia. Per ogni cosa. Ma c'è chi non riesco a prevedere, colui che non riesco a vincere. Forse sarebbe meglio utilizzare qualcosa, al posto di chi, visto che si tratta di un animale. Un insetto, per entrare nello specifico.
    Quale? Beh, sono alcuni, ma sono molto simili.
    Api, vespe, calabroni... Tutti quegli elefanti (devono necessariamente essere relativamente grandi) puncicosi con le ali che ronzano fastidiosamente in maniera per me incomprensibile e imprevedibile.
    Li temo proprio per questo motivo. Dovreste vedermi. Non sono un atleta, né gli somiglio vagamente, specie perché sono terribilmente pigro. Certo, sembro vagamente in forma, quantomeno relativamente, ma in presenza di questi orribili mostri divento più veloce di Usain Bolt. Certe fughe... Incredibili!
    Così, miei cari lettori, vi po...

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    Last Post by MorianDavis il 8 Sep. 2013
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  5. Whisper XIX

    AvatarBy MorianDavis il 6 Sep. 2013
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    Siamo arrivati ad un crocevia: il diciannovesimo sussurro. In quanto a numerologia, il diciannove è il mio numero preferito.
    Forse perché è l'ottavo numero primo (ricordate che vi dissi a proposito dell'otto), forse perché è un primo felice (sono dei numeri primi particolari che, se sostituiti con la somma dei quadrati delle cifre che lo compongono e iterando questo processo, prima o poi risulteranno 1. Per spiegarmi meglio, 19 è 12+92, cioè 1+81 che fa 82, che è 64+4, cioè 68, che è 36+64, cioè 100, che è 1+0+0, cioè 1).
    In realtà, mi piace e basta, senza sapere tutte queste cose dietro. E' una cosa che non so spiegare, è così e non posso farci niente.
    Perciò, in questo senso, questo sussurro è estremamente importante e particolare per me, dunque toccherò un argomento a me caro, presente anche in tutte le mie storie che sto scrivendo (vi dissi, tempo addietro, che procedevo con molta calma alla stesura di un mio romanzo).
    Qual'è questo argomento, dunque?
    In ogni storia che ha incantato la mia infanzia c'è sempre stata una lotta tra il bene e il male, con eroi e antagonisti che si affrontano in epiche battaglie senza esclusione di colpi, facendosi portavoce di ideali estremi e assoluti. Ancora oggi, queste storie hanno un certo fascino, a tal punto che ad alcune, come Il Signore degli Anelli, non so mai dire di no. Ma ho sempre trovato qualcosa, in quelle storie, che non mi quadrava. Mi sono sempre rispecchiato un po' in ogni personaggio, e non sempre facevano parte del bene. All'inizio ero anche in parte spaventato. Perché non riuscivo ad essere integerrimo come Aragorn, coraggioso come Ettore, principe di Troia, senza sentirmi anche un po' tormentato come Gollum o subdolo come Agamennone?
    Poi ci furono due storie. Una raccontava di un uomo buono e gentile che cambia a seguito di un tradimento, un'altra di un ragazzo dai grandi poteri, ma tormentato dalla paura di perdere tutto ciò a cui teneva. Due protagonisti, non eroi, che finalmente presentavano lo stesso vortice di emozioni che, tumultuose, si agitavano in me. Erano veri, più veri di tutti quegli eroi senza macchia e senza paura, di quei cattivi che non avevano altro fine se non la malvagità in quanto tale.
    Erano come me.
    Così ho pensato: esiste davvero il bene e il male?
    No. Non esistono. Sono percezioni stereotipate ed estremizzate per evidenziare un ben preciso concetto: un modello, da seguire o meno.
    Perché gli uomini non sono così. Non sono bene e male. Sono un po' di entrambe le cose e, attraverso quei modelli, devono imparare a saper scegliere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
    Così sono i personaggi nelle mie storie, nei miei sogni. Alcuni aspirano all'eroe, ma si rendono conto che è impossibile esserlo. Perché alle volte è importante saper scegliere ciò che è meglio per sé stessi, ma senza eccedere. L'eccesso porta sempre a un qualcosa che, in un modo o nell'altro, è sba...

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    Last Post by MorianDavis il 6 Sep. 2013
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  6. Whisper XVIII

    AvatarBy MorianDavis il 5 Sep. 2013
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    Oh, finalmente torniamo agli standard a cui eravate abituati. Temevate che potessi impazzire con tutti quei sussurri mattutini, vero? Tranquilli, ho pensato a voi.
    Eccomi qui, dunque. Come ogni notte, a rompervi le scatole.
    E allora cominciamo! Stasera sarò un po' tenero, un po' romanticone se volete. Concedetemelo, non sempre i pensieri che fuoriescono dai miei flussi sono simpatici o profondi. E' il bello della casualità, ma vi giuro che quelli di stasera sono veloci, rapidi, automatici. Come se fosse tutto già scritto e stessi solo ricopiando con diligenza.
    Allora oggi parliamo di tua madre!
    Non è un insulto. Parliamo davvero di tua madre. Che alla fine è anche la sua, o la mia.
    Ok, non sono riuscito a togliere le ambiguità e, dopotutto non mi è dispiaciuto, così ho creato un po' di suspance, appena necessaria a portarvi fuori strada, a farvi pensare chissà cosa possa aver partorito la mia mente (in certe sere) deviata. Ma adesso torno serio. Non dico mai nulla a caso, ormai dovreste saperlo, e soprattutto vi giurai nel mio primo sussurro che non avrei mai mentito. Perciò, se ho detto che stasera sarei stato tenero...
    Intendo raccontarvi qualcosa su quelle donne che ci accudiscono fin da quando siamo piccoli, quelle donne che farebbero tutto per noi anche se (e non mentite) le facciamo incazzare, e nemmeno poco, specie noi uomini, specie se disordinati.
    Quante volte vi avranno rimboccato il letto con premura quando eravate piccoli?
    Quante volte vi avranno dato quel bacio prima di addormentarvi, in grado di proteggerci dai temibili mostri che si celavano sotto il nostro letto?
    Quante volte, ormai cresciuti, vi avranno detto alla ripetuta uscita con rientro a tarda notte:"Bello mio, questa casa non è mica un albergo!", oppure, entrando nella vostra stanza e scoprendovi non immerso sui libri:"Quando pensi di studiare?"
    E le loro temutissime richieste?
    "Mi prendi il coso che sta lì, per favore?"
    Tu a scervellarti su cosa diavolo possa mai essere il coso e dove possa mai essere quel lì, e sai che non improvviserai in maniera fortunosa, sarà la tua rovina, perché allora metterà mani al tuo armadio, in cui hai appena lasciato detonare una bomba atomica, giusto per fartela pagare, ma senza cattiveria.
    O quando spostano una cosa e, quando vai a cercarla senza successo, ti minacciano con quel:"Se vengo lì e la trovo, giuro ti uccido!"
    Situazioni comiche, universali, uniche. Non hanno prezzo. Quei momenti che valgono una vita, secondo me.
    Sì, perché anche in questi gesti c'è il loro amore. Infinito. Intramontabile.
    E, suvvia, vogliamo dirglielo un bel grazie? Un grazie di cuore, anche per i rimproveri, per le strigliate e le cucchiarellate che educavano.
    Se siamo quel che siamo, è anche grazie a loro. Alla pazienza che hanno avuto portandoci in grembo per nove mesi, per aver consolato i nostri pianti infantili e quelli dell'a...

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    Last Post by Silvietta78 il 5 Sep. 2013
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  7. Whisper XVII

    AvatarBy MorianDavis il 4 Sep. 2013
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    Dovrei pensare prima a caricare le rose del Fantacalcio e ultimare la pagina della nostra lega, ma so che sarò rapido perché, dopo l'esperienza dello scorso anno, ho fatto un po' di pratica, perciò mi concedo questi due minuti per scrivere il mio diciassettesimo sussurro.
    Ad essere sinceri, visto che ho parlato in passato di numerologie a me care, il 17 non è un numero particolarmente pessimo. E' un numero come gli altri, non mi fa né caldo, né freddo.

    -Thud!-
    "Oh, ci scusi, il pianoforte ci è scivolato, non volevamo schiacciarla!"
    Maledetto me quando non mi sto zitto.

    Ok, tolti i tasti neri che mi si erano infilati nelle orecchie e nel naso, riprendiamo questo nostro sussurro. La nostra chiacchierata di oggi verterà su una riflessione del momento: Facebook è una salvezza o una croce?
    Pensateci: con quante persone che non potete vedere con la stessa frequenza dei vostri amici abituali riuscite a mantenervi in contatto? Quante cose vi permette di organizzare riducendo le spese di telefonia mobile? Dalle feste alle partite di calcetto, dalle uscite al fantacalcio. Ma, soprattutto, quante volte vi ricorda i compleanni?
    Ho già scritto un sussurro sulla mia memoria fallace? Non ricordo...
    Seriamente, dico solo questo: ogni volta che mi chiedono l'età, non rispondo subito. Sottraggo il mio anno di nascita all'anno attuale, poi valuto il mese in cui siamo per arrotondare magari aggiungendomi qualche mese. E questa roba riguarda me (ma il mio compleanno non è una cosa che mi interessa davvero, ecco perché devo contare tutte le volte)! Figuratevi i compleanni degli altri. Me ne ricordo solo alcuni, ma solo perché sono persone importanti. Se vi arriva un mio sms il giorno del vostro compleanno, specie se arriva in mattinata o a notte fonda, non sottovalutate questo dettaglio. Sono uno stronzo dal cuore di pietra, ma alla fine della fiera anche io un po' di sentimenti ce l'ho.
    Facebook, in questi casi, salva la vita, oserei dire.
    Mentre in altri, la rovina. Le interazioni sociali tendono a diminuire, ormai la chiacchierata su Facebook con persone che dal vivo nemmeno ti salutano è all'ordine del giorno. E poi, ma posso uscire stasera, che ancora non ho finito il livello a Candy Crush? Ma siamo impazziti? Ma non mi muovo da qui nemmeno se scende il signore Iddio! Guarda che se mi costringi passo tutta la sera con il cellulare! Dovrò poi condividere il risultato, no?

    - Tic Tic Tic Tic Bip! Tic Tic Tic Tic Bip! Tic Tic Tic Tic -
    - Swish! Fiuuuuu! Tananananana! Homerun! -
    "Ma che cazzo fai, mi hai lanciato l'iPhone in mezzo alla strada? Se l'hai rotto ti ammazzo! Ma come ti viene in mente?"
    "Avevi rotto il cazzo co' sto ticcheticcheticche! E fatte 'na vita!"

    Ok, forse questa è una soluzione un po' drastica, ma vi giuro che certe volte non nego di averci pensato. E&#...

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    Last Post by MorianDavis il 4 Sep. 2013
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  8. Whisper XVI

    AvatarBy MorianDavis il 3 Sep. 2013
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    Buonanotte, miei sonnambuli lettori.
    Stasera scrivo in anticipo rispetto al mio solito e per questo domani mi verrà la febbre, perché non è da me. Come mai oggi questo raro evento? Casualità. O forse calciomercato...
    No, sul serio, è stata una serata tranquilla, quindi non si fa troppo tardi.
    Però il calciomercato ha tenuto banco per buona parte della serata. Fino alle 23:00, tanto per capirci.
    Le donne non capiranno, ma questo è un momento cruciale per ogni tifoso e per ogni fantallenatore. Qui si spera per il campionato della propria squadra, qui si stabiliscono gli obiettivi del fantacalcio. E' come il primo giorno dei saldi, per farvi capire il peso di questo momento.
    Però perché noi tifosi reputiamo l'ultimo giorno quello cruciale? Semplice, è il momento delle occasioni. In Italia, poi, qualsiasi cosa funziona da sempre così. L'Italiano è pigro di natura e, se deve far qualcosa, stai pur tranquillo che la farà il più tardi possibile. Dopotutto il detto dice:"Non fare domani quello che puoi rimandare a dopodomani".
    Solo poche cose facciamo in anticipo, come acquistare i libri scolastici (fino al liceo per lo meno). Come vedete, la maggior parte sono cose spiacevoli, tristi, brutte. della serie: "Prima me le levo, meglio è." I viaggi last minute, per esempio, adesso vanno molto di moda, così come le svendite e i fuori tutto... Ormai tutto gira intorno alla nostra pigrizia! Dai, anche per le elezioni, quanti vanno a votare le prime ore del primo giorno? Su, non prendiamoci in giro!
    Perché noi siamo così, è la nostra croce e delizia. Notiamo i problemi quando il danno è ormai bello e fatto, come per le strade, che vengono riasfaltate solo alla quindicesima macchina che sprofonda in un burrone talmente profondo da farti tornare in superficie solo in Giappone. Siamo quelli del "finché non succede non mi preoccupo". Però è vera una cosa: quando dobbiamo per forza fare una cosa, a mio parere, sappiamo farla meglio di chiunque altro al mondo. No, ok, questo discorso non vale in ambito politico (ma solo perché non è ancora arrivato il momento del "per forza per forza per forza"). Abbiamo un gran cuore, un gran coraggio, e due palle enormi. Nelle difficoltà sappiamo fare cose straordinarie, fino addirittura ad unirci, noi che generalmente siamo così divisi.
    E il calcio è anche questo. Sarà uno sport da idioti, sarà oppio dei popoli, ma è anche questo.
    Ora vado, devo finire di pianificare le strategie per l'fantasta di domani.
    Voi l'avete già fatta? Se si, vi invidio.
    Speriamo bene!
    Devo sicuramente arrivarci riposato.
    O forse devo riposare perché sono giorni che lo faccio poco.
    Beh, un motivo vale l'altro, scegliete quello che vi piace di più.
    Buonanotte! =D
    Last Post by MorianDavis il 3 Sep. 2013
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  9. Whisper XV

    AvatarBy MorianDavis il 2 Sep. 2013
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    Solo adesso mi rendo conto di quanto sia pesante dover fare una cosa senza avere la benché minima voglia di farla. Non che non mi sia mai successo prima, solo che stasera c'è la vera pesantezza, la vera apatia, quella che si genera quando un sogno che costruivi con così tanta pazienza e perseveranza viene spazzato via da un colpo di sfiga.
    So cosa mi direi, se fossi al posto vostro: sicuro di non aver sbagliato nulla?
    Sicuramente qualcosa ho sbagliato, anzi so per certo di aver sbagliato delle cose, ma sono sconnesse alle vicissitudini che hanno infranto il mio sogno. E' stato qualcosa che non potevo evitare ad affossarmi così. Meglio, una serie di cose.
    E' un concetto un po' strano da spiegare, soprattutto perché di spiegare non ho voglia. Non mi piace piangermi addosso, perciò voglio superare questo momento no.
    Ecco perché sono qui.
    Ecco perché scrivo.
    Sebbene non ne abbia voglia, questo è il mio impegno con voi e con me stesso, e non rinuncerò, cascasse il mondo.
    E poi, come già vi raccontai, la scrittura ha per me un qualcosa di rilassante, terapeutico.
    Diversamente da questa dannata tastiera di marmo. Devo cambiarla, prima di esaurirmi.
    Ok, questo mi manda in bestia, cambiamo argomento.
    C'è un particolare periodo dell'anno che non vi piace?
    Perché questa domanda? Beh, innanzitutto per non pensare alla tastiera, e inoltre perché, alla fine della fiera, è qui che volevo arrivare, con quell'introduzione un po' particolare.
    Perché generalmente l'estate è il periodo più brutto dell'anno, per me. Tutto non va mai come vorrei, mi dice male su quelle cose in cui servirebbe un pizzico di fortuna. Si, è la seconda volta che torno sull'argomento, e in merito vi cito una frase tratta da Match Point, di Woody Allen, per farvi capire come la penso:

    CITAZIONE
    Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde. (Chris)

    Dunque, tornando al nostro discorso, è un periodo pessimo, anche considerando il fatto che non sopporto il caldo. Mi piace di più la sensazione di freddo, perché mette le persone più vicine. Con una ragazza, esempio banale. Con i genitori, perché si sta molto di più dentro casa e si hanno più possibilità di passare del tempo con loro. Con gli amici, perché uscendo con minore frequenza, impari ad apprezzare ogni momento.
    In più il modo di vestirsi nelle altre stagioni, gli odori, i profumi. Non c'è l'afa che ti stanca, non c'è ...

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    Last Post by MorianDavis il 2 Sep. 2013
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  10. Whisper XIV

    AvatarBy MorianDavis il 1 Sep. 2013
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    Seconda settimana di post, quattordici sussurri.
    Incredibile a raccontarlo, non ci credo nemmeno io. La stanchezza non mi ha ancora ucciso, gli impegni non mi hanno ancora sfiancato. Sono ancora qui, a scrivervi!
    E sti ca...
    Carissimi lettori,
    come vi avevo promesso sette notti e sette sussurri fa, oggi approfondiremo la mia Teoria del Salame. Vi presenterò, uno per notte (ovviamente quelle tra il sabato e la domenica), ogni tipo di Salame che ho incontrato nella mia misera esperienza, nel mio piccolo, insignificante percorso.
    Cominciare dal più classico e comune ritengo sia la scelta migliore. Il perché è banale: almeno una volta nella vita vi sarà capitato di incontrare lui, ne sono sicuro.
    Di chi sto parlando?
    Ma di Ibiza, naturalmente.
    No, non si intende la celeberrima isola iberica nel Mediterraneo, ma come potrete leggere tra poco, il legame tra le due cose è molto sottile.
    Consiglio di leggere quanto segue con la soundtrack di SuperQuark come sottofondo. Fa effetto, credetemi.

    Ibiza non è sicuramente l'ideatore della Teoria, né l'ispiratore, ma certamente ne è il leader carismatico, se questa volta per carismatico si intende quella specie di comico che sa coinvolgere la gente in maniera tristemente penosa. Talvolta eccede, arrivando anche a rari picchi di simpatia. Ma sono momenti, come la tristezza o la felicità incontenibile: basta che cambi il tempo per spazzarli via.
    Il suo habitat naturale è la discoteca o, nei momenti di magra, la strada, una panchina, la piazza della città. Solo per gli elementi maschili, il campo da calcio, alle volte frequentato anche dalle femmine, che cercano di capire il gioco senza successo o di istigare i relativi partner. Se vi recherete in uno di questi posti, individuarlo è semplice, perché generalmente si sposta con il branco, assai numeroso, ed emette rumorosi grugniti, figli di una particolare sottolingua appartenente esclusivamente a tale specie, dei quali sono ben comprensibili le frasi ingiuriose verso il mondo religioso, utilizzate come punteggiatura. Alcuni esperti sostengono di poter ricostruire i sentimenti provati da un elemento a seconda della frequenza di questa particolare punteggiatura, ma sono congetture con scarsa base sperimentale alle spalle. C'è addirittura chi sostiene che questo linguaggio sia un dialetto moderno italiano (ipotesi inverosimile, considerando il loro quasi totale analfabetismo nei confronti di questa lingua). I più pensano che siano l'anello mancante tra la scimmia e l'uomo.
    In caso di sordità o di altri impedimenti all'ascolto, oltre al ritenervi fortunati, è importante sapere come distinguerlo in maniera visiva. In questo corso vi verranno fornite alcuni suggerimenti.
    Se avrete la possibilità di vederli in movimento, partite escluse, hanno movenze simil-scimmiesche, con le spalle in avanti e la schiena leggermente ricurva, con le braccia a penzoloni e le gambe appena divaricate. Questa posizione in...

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    Last Post by MorianDavis il 1 Sep. 2013
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