Secondo le medie, questo sussurro, il XXX (che non è niente di sconcio, ma solo il trenta a numeri romani) dovrebbe essere quello ufficioso del primo mese di vita di questo blog. Difatti, 365/12 fa circa 30,4, che è molto più vicino a 30 che a 31. In realtà mettiamola così: dovremmo festeggiare di pomeriggio, ma visto il mio nottambulismo cronico, non se ne parla. Perciò il sussurro dedicato al primo mese lo farò domani.
Ecco però che vi frego. Come è possibile che sia domani, se il primo post risale al 19 Agosto? Dovrebbe cadere il 19 Settembre, ossia dopodomani.
Ma un sussurro a notte, per trentuno notti, arriviamo al 18 settembre. Perché?
Semplice. Perché il 19 di ogni mese è il primo giorno del nuovo mese (e non è un caso che abbia scelto questo numero come il primo di ogni mese, rimando al
Whisper XIX per saperne di più). In realtà, dovreste considerare tutta la questione come se avessi aperto il blog il 18 Agosto, e da lì contare un sussurro dopo l'altro. Come se ci fosse un sussurro zero che nessuno ha mai letto, per intenderci, proprio il 18 Agosto.
Se ci pensate, è così anche con la vostra età. Se ad esempio avete 20 anni compiuti, significa che avete a tutti gli effetti già vissuto vent'anni (da qui la parola "compiuti"), dunque state in realtà vivendo il vostro ventunesimo anno.
E quindi avete venti o ventuno anni? Io risponderei che dipende da ciò che si intende, ossia se colui che me lo chiede intende compiuti oppure no.
Ed ecco il motivo che giustifica le mie pensate alla domanda:"Morian, ma quanti anni hai?"
Si, lo so, è patetico.
Ma, dopo trenta sussurri, direi che avrete capito che un po' psicopatico lo sono.
E pensate cosa succede quando uno squilibrato del genere dedica una giornata a se stesso!
Beh, ovviamente partorisce un altro capitolo della sua storia!
Eh già, mi sono concesso musica, tastiera e fantasia, portando avanti un'intensa giornata di scrittura, iniziata oggi pomeriggio, passata per il mio blog, e terminata (manca ancora un po', ad essere sinceri) di nuovo sul mio secondo libro.
La cosa buona è che, dopo mesi che pensavo a cosa scrivere nel prologo, ho finalmente avuto l'illuminazione, il lampo di genio, l'idea. Che di per sé era facile, scontata, ma nulla è mai più sfuggevole dell'ovvio.
Sono sicuro che lo sapete meglio di me.
Quante volte cercate qualcosa, arrivando anche ad arrabbiarvi se non la trovate, e magari l'avete nelle tasche, sotto gli occhi o, peggio ancora, in mano?
Su, non siate timidi. Capita a tutti. Bisogna essere ben concentrati sempre, e non è facile come può sembrare.
A proposito di concentrazione, dovrò mettermi sotto per l'imminente partenza. Vi dissi, tempo fa, che dovevo scegliere tra la ragione e un sogno. Beh, non ho resistito. Sapevo che la scelta sarebbe stata quella, ma l'ufficialità è arrivata solo di recente (oggi). Purtropp...
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