Floating Whispers

  1. Whisper XLIII

    AvatarBy MorianDavis il 29 Sep. 2013
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    E' cominciato il diluvio.
    E' qualcosa di incredibilmente affascinante.
    Mi piace da morire la pioggia.
    Avrei mille ragioni e più per sostenere tale tesi. L'odore che porta con sé, il piacevole tintinnio di sottofondo in grado di rilassarti anima e corpo, le immagini tenere che richiama tra quelle dei miei sogni, il simbolismo queste miliardi di gocce evocano nella mia mente deviata, la potenza inarrestabile della natura, in tutta la sua dolce rabbia.
    E' romantica, poetica, misteriosa, malinconica, rabbiosa, un po' come me. Perché in fondo, sebbene sia forse bravo a celare tutto questo sotto una maschera da cazzone totale, è così che sono. Un groviglio di gocce e scariche elettriche che alimentano le mie emozioni, un mistero d'acqua celato e trasportato dalle nuvole pesanti pronte poi a rilasciarlo nel più poetico e sublime flusso dei miei pensieri.
    Adoro questo spettacolo a tal punto che, certe notti, quando la macchina mi ha già trascinato in giro per luoghi familiari o ignoti, mi fermo nel mio piccolo angolo di paradiso, il posto in cui mi piace mettermi a pensare, a riflettere, allargo le braccia rivolgendomi al cielo e accolgo questa meraviglia tempestosa come un vecchio amico che non la vedeva da tempo.
    Oppure altre notti, quelle proprio come questa, mi piace ammirare questo paesaggio, seduto sul mio dondolo (si, ho una sedia a dondolo, ed è forse una delle cose più preziose che ho, ovviamente per i ricordi di cui è impregnata). Toccherei l'apice in questi momenti con una leggera luce alle mie spalle, come quella di un caminetto scoppiettante o di una candela (e un bel bicchiere di vino in mano, come il più classico stereotipo del malvagio nobile delle storie di una volta, delle belle storie di una volta), ma anche così va bene. E' perfetto, veramente perfetto. Tutto.
    Lo so, molti di voi mi prenderanno per pazzo. Ma non importa.
    Forse è anche per queste piccole cose che, fin troppo spesso, sento come se questo mondo mi andasse stretto.
    E forse, se continuate a leggere questi miei sussurri, credo che anche voi proviate le mie stesse sensazioni.
    Magari avete solo il timore di tirarle fuori.
    Io purtroppo sono fin troppo cinico e presuntuoso per permettere che questi stupidi limiti ideologico-sentimentali della società mi fermino. Ho i miei principi, ma nulla deve frapporsi fa me e le mie passioni, che siano anche stupide come questa.
    Mi ero reso conto di non averle ancora mai dedicato un sussurro, e quasi me ne pento, visto tutto quello che rappresenta per me. Finalmente posso renderle il favore di essere così sublime e di avermi regalato ancora una volta la possibilità di alimentare la mia fantasia.
    Chiudo davvero il sussurro così?
    Si. Per chi legge adesso, il resto lo suggerirà la pioggia.
    Last Post by MorianDavis il 29 Sep. 2013
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  2. Whisper XLII

    AvatarBy MorianDavis il 29 Sep. 2013
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    Modalità turbo attivata.
    Visto che oggi ho fatto tradissimissimo, veramente ampiamente oltre rispetto ai miei standard, dovrò mettere davvero le ali alle dita per scrivere questo sussurro. Un sussurro importante per due ragioni. La prima, fin troppo ovvia, fa riferimento al quinto tipo di salame della nostra teoria. La seconda fa riferimento alla numerologia, una cosa molto cara per la mia mente malata e deviata.
    Il 42 è un simbolo, i più psicopatici e gli sportivi incalliti lo sapranno molto meglio di me. Fu il numero di Jack "Jackie" Roosevelt Robinson. Chi cazzo è?
    Blasfemi, se avete pensato l'ultima domanda. Fu il primo giocatore afroamericano a militare nella MLB (Major League Baseball). Un uomo che abbatté il razzismo in quegli sport di soli bianchi proprio come il baseball, in cui c'erano stati addirittura degli accordi non scritti che avevano spinto le varie società ad accettare le leggi Jim Crow (sostanzialmente leggi locali necessarie a creare e a mantenere quella segregazione razziale in tutti i servizi pubblici - approfondimento suggerito).
    Inoltre è il prodotto di 6 e 7, che nell'ambito religioso rappresentano l'imperfezione e la perfezione, il numero del Demonio e quello di Dio. Forse, a mio parere, è il numero che più rappresenta l'uomo.
    Infine in inglese il numero si legge forty-two, che musicalmente ricorda la parola latina Fortitudo, ossia Forza, che forse è fin troppo collegata a tutto quello precedentemente detto.
    Beh, cosa altro devo dire sul 42? E' un numero molto particolare e molto bello. Questo sussurro deve necessariamente essere importante.
    Ora basta perdersi nei miei ormai consueti flussi. Devo presentarvi il nostro ospite di oggi.

    Quando dico che ogni cosa che scrivo ha sempre un perché, non mento mai. Lui ha infatti origine in quelle zone Sudafricane razziste, figlio del carceriere più figo di Nelson Mandela. I cambiamenti nel suo paese natale l'hanno portato a una lunga peregrinazione in terra europea, dove ha trovato terreno fertile per poter prosperare. C'è chi invece sostiene che il primo di questi esemplari fosse un giovanissimo Montgomery Burns nei bei tempi del 1850, quando ancora un uomo bianco del bianco Sud Confederato poteva girare in città bianche non infestate da schiavi liberati. Un caloroso benvenuto al nostro sfortunato "Spread"!
    All'apparenza potrebbe sembrare il tipico borghese arricchito che ostenta il patrimonio familiare vestendo l'alta moda italiana e mondiale, ma fidatevi che non è solo apparenza: è proprio così. Pochi di loro, infatti, hanno davvero le nobili origini che decantano. I più hanno la fortuna di provenire da una famiglia incredibilmente benestante grazie agli immensi sacrifici delle generazioni precedenti, lasciate via via in eredità ai parenti successivi fino ad arrivare al capolinea, al picco negativo di questa catena, il nostro Spread, per l'appunto.
    Per le strade della vostra c...

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    Last Post by MorianDavis il 29 Sep. 2013
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  3. Whisper XLI

    AvatarBy MorianDavis il 28 Sep. 2013
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    Anche stanotte ritorno nella mia solita veste di cantastorie notturno per ammorbarvi con un altro dei miei sermoni, aspettando e vivendo con serenità questa calma prima della tempesta. Domani notte, infatti, scopriremo un nuovo tipo di Salame. Quale sarà non ve lo rivelerò nemmeno sotto tortura, sappiatelo, anche perché ne ho già 4-5 pronti nella mia testa e ancora devo decidere quale far uscire tramite le mie dita.
    Oppure no?
    Nel senso, ne ho davvero cinque pronti nella mia testa (e appuntati sulla mia scrivania grazie ai post-it salvavita), ma se avessi già scelto e dico di essere indeciso solo per fuorviarvi?
    Che sono perfido...
    Stanotte, visto che una festicciola tra amici mi ha fatto venire in mente un argomento, vorrei parlare di fotografie.
    Le foto, per me, sono un grandioso strumento di aiuto per la memoria. Immortalano momenti indimenticabili, scene piacevoli, situazioni particolari, per poi rievocare le sensazioni di quegli istanti in un secondo momento, magari uno di quelli nella tua vita in cui ti siedi a riflettere e ti chiedi:"Come sono giunto fino a qui?"
    Non sono uno di quelli che ama vivere nel passato. Mi piace imparare da esso, non lo nego, ma ahimé sono molto più spesso uno che cerca sempre di vedere il futuro, alle volte dimenticandomi perfino del presente. Il che è grave perché, come dice il maestro Oogway in Kung Fu Panda:"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present", che tradotto significa: "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono, per questo è chiamato il presente" (la parola "Present" in inglese ha anche significato di regalo, dunque la frase in lingua originale ha molto più senso e fascino, ndr). Perciò (si, mi sono perso in digressioni esplicative come mio solito) questi momenti mi piacciono perché ogni tanto è bello riguardare la strada percorsa, ripensando quindi alle scelte e agli errori che hanno formato ciò che sono.
    Eppure, sebbene dunque non le disdegni, devo fare una dovuta precisazione. Apprezzo le foto naturali, quelle all'improvviso, sincere, pur brutte che siano. Un po' perché vengo oggettivamente meglio, un po' perché odio dover fingere su qualcosa che mi resterà come ricordo. Non tutte le serate infatti vanno come vorrei davvero, quindi alle volte mi ritrovo a sorridere nella foto nonostante la mia mente la pensi in maniera diametralmente opposta e di ridere, in realtà, non ne ha granché voglia, specie se in questo modo forzato.
    Forse è questo mio blocco, questo limite mentale che causa espressioni imbarazzanti e orribili nelle mie foto. Saper nascondere un'emozione, dal mio punto di vista, non è un vanto da dover immortalare con uno scatto e un po' di flash. E' una capacità che preferisco tenere per me (così, qualsiasi sia il mio problema, posso affrontarlo da solo, cosa che mi piace sempre moltissimo). Ma che volete farci, sono fatto così.
    Du...

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    Last Post by MorianDavis il 28 Sep. 2013
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  4. Whisper XL

    AvatarBy MorianDavis il 27 Sep. 2013
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    Dopo aver passato una piacevole serata prima con me stesso, poi con un amico che ha deciso di essere parte di questa solitudine filosofica notturna in riva al mare sotto un maestoso cielo stellato, ho raggiunto delle conclusioni di cui vorrei rendervi partecipi.
    Come dissi tempo addietro, il mio sogno è quello di lasciarvi un ricordo, anche piccolissimo, di me, del mio pensiero, del mio essere. Ritengo infatti che questo sia il fine più valido e importante per un essere umano. Questo perché una volta un uomo saggio, per il pensiero del quale nutro un rispetto reverenziale e un'ammirazione immensa, sebbene abbia perso ogni tipo di rapporto con lui, mi disse che, se non saremo in grado in vita di lasciare anche il minimo segno, avremo mandata all'aria la nostra intera esistenza. Questo perché si può essere immortali attraverso il tempo solo con la memoria: se nessuno ricorderà mai il tuo nome, non sarai mai immortale.
    Ovviamente, non pretendo di diventare immortale in questo modo tramite questi sussurri quotidiani. Ciò che spero, come ho sempre detto, è semplicemente farvi capire, e magari apprezzare, come penso, come sogno.
    Questo però è possibile solamente se voi sarete interessati.
    Sembra una frase ovvia e banale, ma non lo è.
    Mi spiego.
    Nella società moderna, le persone veramente interessate al prossimo sono poche. Tra le persone che conoscete, quante davvero incitano ogni vostra passione, anche se non la condividono? Quante si informano su ciò che amate? Quante vorrebbero realmente saperne di più sui perché dei vostri sogni, quante si mettono lì seduti ad ascoltarvi, a cercare di capire?
    Ma soprattutto, quanti non vi invitano a desistere, a cambiare strada, a fare ciò che vorrebbero loro?
    Pochissimi.
    Questo perché, generalmente, la società, specie quella moderna, prevede il monopolio dell'io. In tal senso, non solo gli unici beneficiari delle nostre attenzioni siamo noi stessi, ma anche il nostro modo di vedere il mondo è l'unico che dovrebbe regolare il mondo. Quello che riguarda qualcun altro, i suoi sogni, le sue passioni, ci interesseranno solo se verranno a scontrarsi o incontrarsi con le nostre, e nonostante ciò il suddetto interesse non è necessariamente reale, ma solitamente di pura convenienza.
    Come può esistere l'amicizia in questo contesto?
    In effetti, non potrebbe esistere.
    Eppure sono convinto che c'è. Quella piccola esperienza che ho mi suggerisce questo, me ne da prova quotidianamente. Perché le persone che si interessano dei tuoi sogni, che sanno ascoltarti senza imporre i loro credo, esistono. Possono darti consigli, suggerimenti diametralmente opposti alle tue idee, ma poi si ritrovano sempre a dirti:"Lo sai però che ti dico? Io sono con te. Io credo in te."
    Tenetevi strette persone così. Davvero, non è affatto semplice trovarle.
    Sono queste persone che vi danno la forza di non mollare mai, di tentare sempre di far ricredere tutti quelli che non hanno...

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    Last Post by MorianDavis il 27 Sep. 2013
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  5. Whisper XXXIX

    AvatarBy MorianDavis il 26 Sep. 2013
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    Stanotte sono andato anche oltre i miei standard: che pessimo esempio che sono! Ma volete sapere come la penso? Si, immaginavo rispondeste no, ma ve lo dirò lo stesso, voglio farvi soffrire. Non me ne frega nulla di aver fatto così tardi. Il viaggio di ritorno è stato accompagnato dalla radio, che mi ha proposto tre canzoni che adoro, tra cui, dulcis in fundo (ho finito di ascoltarla che avevo già parcheggiato e spento la macchina), "Iris" dei Goo Goo Dolls, una canzone che mi rappresenta molto e, inoltre, colonna sonora di un film che mi fa impazzire: "City of Angels" (con Meg Ryan e Nicholas Cage).
    Ma non è finita qui! Entro in camera e noto le tapparelle alzate. E' notte fonda, sai che casino a tirarle giù? Poi guardi meglio. Un meraviglioso cielo stellato decora la volta celeste. Incantevole. Mozzafiato.
    Come potrebbe andare meglio di così?
    Beh, un modo ci sarebbe... Dopotutto adoro quella canzone, Iris, perché l'ho sempre associata a una persona per me molto importante (se "è" o "è stata" non l'ho specificato). E, giustappunto poco fa pensavo alla mia nuova storia, che nemmeno a farlo apposta parla di lei. Poter perdermi nel suo sguardo sarebbe il massimo.
    Caso?
    Non lo so. L'unica cosa certa è che, al momento, ho gli occhi che brillano e un sorriso che taglia perfettamente a metà il mio viso, come sono disegnati i Canadesi in South Park.
    E allora, proprio a proposito di ragazze, scrivo questo sussurro.
    Perché?
    Non è nuovo leggere su qualsiasi social network, pagina, blog o forum di ragazze che si lamentano della superficialità e del materialismo degli uomini. Secondo loro, in sostanza, siamo una massa di stronzi.
    E hanno ragione, io sono il primo.
    Tutto questo dire però lo reputo piuttosto fittizio. Sembra come se ognuna di loro cercasse il principe azzurro della Disney. Alto, muscoloso, potente, forte, gentile, sensibile, elegante, intelligente.
    E' così, credetemi. Sono tutte strane.
    Forse noi siamo incompleti, perché non possiamo essere tutte le precedenti cose assieme (a meno che la suddetta ragazza non sia cresciuta con La Bella e la Bestia), ma posso garantirvi che in quanto a gentilezza, eleganza, sensibilità, non si sa mai quello che cazzo vorrebbero davvero.
    Se sei troppo sensibile sei gay, troppo poco un gelido stronzo, il giusto non lo guardano nemmeno. Troppo elegante sei un soggetto, troppo poco sei un tamarro, il giusto non lo guardano nemmeno. Troppo gentile sei quello che ci prova al primo appuntamento, troppo poco sei uno stronzo stronzo, il giusto non lo guardano nemmeno.
    Ma che volete? Vi si apre lo sportello quando salite in macchina e lo prendete forse con più scandalo di una richiesta di fellatio pubblica, vi si mette in condizione di scegliere i posti che preferite e ci prendete come invertebrati senza coraggio (e se si sceglie la destinazione portate il broncio tutta la sera), si cerca di emozionarvi con un po&...

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    Last Post by MorianDavis il 26 Sep. 2013
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  6. Whisper XXXVIII

    AvatarBy MorianDavis il 25 Sep. 2013
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    Stasera torniamo alle origini: ricomincio a pubblicare in orari inumani. Magari così recupero un po' di quella verve venuta a mancare in queste due notti, per via degli impegni ad orari indecenti il giorno successivo. Magari invece mi verrà una crisi isterica perché stanotte non ho a disposizione quella meravigliosa tastiera del pc di mio fratello, ma solo quella odiosa e rocciosa che mi ritrovo, che non da cenni di ammorbidirsi nemmeno sotto la tortura delle mie psicotiche dita.
    Di sicuro sarò breve perché oggi è stata una giornata piena e non vedo davvero l'ora di infilarmi nel letto. Già il poter distendere la schiena, dopo un'intera giornata chino per un motivo o per un altro, mi sembra quasi un sogno. Se contate che il letto poi coincide con il momento più bello della giornata ordinaria.
    Si, è il momento più bello, secondo me.
    Avevo pensato che fosse il risveglio, in cui ti senti carico di energie, voglioso di spaccare il mondo, ma ci sono quei giorni in cui ti affacci alla finestra e il tempo distrugge tutto quell'impeto. Anche il momento della doccia è un momento valido, ma basta che qualcuno apre poi l'acqua da un altro rubinetto e l'ipotesi decade... Così come i pasti, le uscite serali, il relax al pc...
    No, il mio momento preferito è proprio quello conclusivo.
    Oltre al fatto che adoro la notte, perché è calma, subdola e misteriosa un po' come me, sotto certi punti di vista, consideriamo che il momento di mettersi al letto coincide con la fine delle fatiche. Puoi finalmente rilassarti davvero, smettere di pensare e lasciarti andare ai sogni. Adoro poi riflettere sulla giornata appena trascorsa, ripensando a ciò che è stato e cercando di valutarne pro e contro, così da capire eventuali errori di approccio o di risoluzione ad un problema che quel giorno mi ha posto, così da migliorare me stesso. Senza contare tutte le speranze che porta con sé! Dai, quanti di voi, una volta nel letto, non sperano in nulla?
    "Domani sarà un gran giorno!"
    "Domani voglio riuscire a superare quella difficoltà!"
    O, ancor più banalmente:
    "Chissà che succederà domani..."
    Questo lato sconosciuto è incredibilmente affascinante. L'imprevisto è il bello della vita. Credo che la frase "la vita non sarebbe così preziosa se non avesse mai fine" deriva proprio da questo concetto. Non sapendo quando ci toccherà, non ci è dato esitare, non ci è dato pensarci e ripensarci su. Non vi spingo ad essere impetuosi, pensare alle azioni che decidi di prendere è importantissimo, ma alle volte è fondamentale addirittura agire d'istinto, proprio per non perdersi nemmeno quei treni velocissimi che la vita ti fa passare davanti agli occhi come un film a velocità raddoppiata (se non peggio).
    E poi che dire delle notti con la ragazza che ami, di quelle invece al caldo sotto le coperte contro il gelo invernale...
    No, secondo me non c'è momento migliore nella giorn...

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    Last Post by MorianDavis il 25 Sep. 2013
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  7. Whisper XXXVII

    AvatarBy MorianDavis il 23 Sep. 2013
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    Sono costretto a chiedervi nuovamente scusa perché, anche stasera, anticipo i miei ritmi. Domani, come stamane, mi aspettano gravosi impegni, e devo arrivarci riposato.
    Perciò sarò celere (anche stasera ho "rubato" il pc a mio fratello") e, purtroppo, sorvolerò la correzione.
    Ah, questi tastini.
    Oggi volevo parlavi degli imprevisti.
    Già, perché è sempre così: quando pianifichi qualcosa nei minimi dettagli, anche con le dovute precauzioni, stai pur certo che se dipendi da qualcuno, specie dai mezzi pubblici, sai già che qualcosa andrà storto. Non è pessimismo, ma una certezza, perché siamo tutti consapevoli che l'Italia, ahimé la nostra bellissima nazione, funziona proprio in questo modo.
    Ore di attesa, ritardi, imprecazioni e maledizioni contro tutto lo scibile umano.
    Dannati imprevisti che mandano tutto a rotoli. Ti fanno odiare le giornate, te le fanno cominciare con il piede sbagliato, mettendoti di umore pessimo e facendoti così remare controcorrente non solo contro il resto del giorno, ma anche contro te stesso e il mondo intero.
    Eppure, però, basta poco per farti rientrare in carreggiata.
    Il saluto di un sorridente bambino che non conosci, un messaggio inatteso, una notizia incredibile e insperata che ti potrebbe aprire scenari interessanti, vedere un video demenziale come l'esultanza di Cacciatore dopo il gol di ieri contro la mia bella signora vestita di bianco e di nero... Sono le piccole cose di tutti i giorni, quelle cose che magari passerebbero inosservate per tutti quelli di mentalità materiale, che cambiano il mondo.
    E io voglio, devo dirvi grazie. Si, sto ringraziando proprio voi che sapete fare questo. Magari non sapete quanto realmente quel gesto vale, magari non gli date la giusta importanza, ma sono queste piccole cose in grado di ricordarmi di essere felice, anche quando gli eventi impongono su di me un velo di tristezza o di malcontento.
    Grazie davvero, perché siete la vera forza di un uomo, il vero motore del cuore e dell'anima.

    Si lo so, è un sussurro breve, ma doveroso. Perché questa giornata era iniziata male già per il fatto che mi sono dovuto alzare presto. Amo dormire, ma non troppo. Il giusto, per intenderci. Poi vado a letto tardi spesso e volentieri, quindi può sembrare che io dorma molto. Ma non è così, davvero. Mi piace però stare nel letto, perché è spesso correlato al buio, e in un vecchio sussurro dissi che conciliava e spronava le mie riflessioni. Aggiungiamoci i ritardi lunghissimi degli autobus, il traffico, il caldo... Poi invece due messaggi e una chiacchierata estremamente positive hanno rilanciato tutto, facendomi superare indenne anche i miei soliti colpi di sfiga giornalieri (e il lunedì, con i risultati del fantacalcio, è il giorno principale della settimana in questo senso).
    Magari qualcuno riesce anche a trovarci qualche spunto di riflessione. Magari, anche con una cosa così personale, così semplice, posso riuscire a lasciare un picc...

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    Last Post by MorianDavis il 23 Sep. 2013
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  8. Whisper XXXVI

    AvatarBy MorianDavis il 22 Sep. 2013
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    Stasera anticipo di molto il mio sussurro vista la trasferta nella Capitale di domani mattina. Sarà un'alzataccia, e la cosa già mi pesa. Non parliamo inoltre del break delle mie abitudini: intollerabile.
    E così eccomi qui, a rompervi nuovamente le scatole dopo il quarto tipo di Salame. L'avete letto? Vi è piaciuto?
    So già che farò prima ad aspettare di vedere alcuni di voi, prima di ottenere le risposte che cerco.
    Nel frattempo, pensavo a diverse idee da mettere in pratica quando tornerò dal mio viaggio in Ottobre. Forse presenterò alcune novità al rientro, ma c'è da pianificare, da valutare e ponderare con molta calma.
    Veniamo dunque a noi. Di che parliamo stasera?
    Lo sport sarà sicuramente l'argomento che avrà spadroneggiato senza rivali nelle vostre home di facebook. Tra Formula1 e Calcio, oggi se ne sono viste proprio delle belle.
    No, non voglio ammorbarvi con queste chiacchiere da bar. Ho qualcosa di più profondo da raccontare.
    Noooooo!
    Mi chiedevo, oggi, cosa spinge due persone a diventare amiche.
    Vedete, le relazioni umane sono molto un rapporto do-ut-des, dare affinché tu dia, dare per avere, in sostanza. Ognuno credo cerchi di ottenere qualcosa, dagli altri. Qualcosa che, da soli, non possono ottenere.
    Ma cosa?
    Questo credo che dipenda dalle persone. Ognuna può mettere a disposizione la sua esperienza, il suo modo di essere, le sue qualità e i suoi talenti, in un'amicizia. Se queste soddisfano ciò che l'altro cerca, è possibile stabilire un'interazione amichevole.
    Bene, detta così sembra che l'amicizia sia qualcosa di molto materiale e poco profonda. E, se ci pensate, ritengo che nel mondo intero funzioni così.
    Io però non sono affatto d'accordo. E' ovvio che fosse così, altrimenti che senso aveva tutto questo sussurro? E poi, se non fossi così rompipalle, non sarei io.
    Voglio porvi un quesito.
    Avete mai avuto la sensazione di simpatia istintiva verso determinate persone? Qualcosa che non sapete spiegare, eppure c'è. Una sorta di empatia mentale, di affinità istintiva, qualcosa di particolare, di complice, già nel vostro guardarvi.
    Sono convinto di si. Sono convinto che ci sono state, nella vostra vita, persone di questo tipo. Persone che non conoscete e vi fanno pensare:"Non so per quale motivo, ma di lui mi fido."
    O anche i sentimenti contrari, ovviamente.
    Io credo che, per questi casi, approfondendo poi la conoscenza del carattere possa nascere un'amicizia, ossia una sorta di fratellanza in spirito, qualcosa di più profondo, in cui non c'è solo un'affinità tra i vostri caratteri, ma anche tra le vostre anime, come fossero inspiegabilmente legate da qualcosa di inconscio.
    Questa è l'amicizia. Non un do ut des. Non esiste quel "ut des", ma solo il do. Senza una ragione, senza un perché.
    Non serve chiedere nulla. Non serve desiderare nulla in cambio.
    E' qualcosa di più.
    E allora la cel...

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    Last Post by MorianDavis il 22 Sep. 2013
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  9. Whisper XXXV

    AvatarBy MorianDavis il 22 Sep. 2013
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    Ladies and Gentlemen, Signore e Signori, Madame et Monsieur, Sehr geehrte Damen und Herren, benvenuti al nostro appuntamento settimanale tanto atteso: la Notte dei Salami!
    Ebbene si, come molti di voi pregustavano da giorni, o notti per essere più specifici, siamo finalmente giunti al fatidico momento. Avete superato le mie riflessioni, i miei cazzeggi, i miei sproloqui, ed ora eccoci.
    I più sagaci di voi staranno pensando che, nello scorso sussurro in merito a tale, prelibatissima teoria, vi ho tolto la suspance che avvolgeva il Salame successivo, generata dall'attesa che separa ogni esemplare dai suoi predecessori. Ma si sbagliano. Perché? Ma è ovvio, non dico mai nulla a caso. Quando ho definito i Salami, ho detto che i più erano banali, poco originali, stereotipati. E allora vi pongo un'osservazione. Una persona di questo tipo, può essere un buon osservatore?
    No.
    Sono abituati alla loro mediocrità, il resto non gli interessa.
    E allora chi erano quegli scriteriati che potevano essere attratti da Superhero?
    Ovviamente, altri salami. Tutti quelli che, per distinguersi dalla massa, generano altri salami. Chiedersi quali sono questi altri tipi di salame è una domanda che non meriterebbe risposta, ma da buon Cicerone ve la darò. Ogni altro tipo. Perfino il grottesco e primordiale Ibiza, perché il suo fine risulta sempre la riproduzione.
    Ah, comincia a tornarvi quella spasmodica curiosità dettata dall'attesa, non è così?
    Bene. Perché stasera ne vedremo delle belle.
    Già pronta Aria sulla Quarta Corda, di Bach?

    L'esemplare di stasera nasce dalla fusione della filosofia del Carpe Diem combinata con i cambiamenti del mondo moderno. I nostri soggetti di studio, stanotte, saranno tutti coloro che han lasciato passare gli attimi, i treni che la vita gli poneva, salvo poi tentare disperatamente di recuperarli in un tempo e in un mondo non loro. Quello che per noi è il presente, quello che per loro era il domani.
    Loro sono i "Ritorno al Futuro". Fidatevi di quanto sto per dirvi, sono dannatamente in mezzo a noi.
    Dobbiamo distinguere due tipi di loro in quanto a impatto visivo.
    "Peter Pan" è il primo. Sono tutti coloro che, dopo aver perso ogni occasione, hanno deciso di non superare l'età della fanciullezza, per vivere in eterno una sempreverde giovinezza. Eccoli affollare le strade, all'alba dei loro cinquant'anni, vestiti in maniera giovanile, con jeans a vita bassa, scarpe alla moda, maglie attillate all'inverosimile per evidenziare l'ancor prorompente fisico vittima di sedute impressionanti di palestra. Dopotutto, il fine qui non discosta molto dagli esemplari di Ibiza, che poi è il fine dell'80% dell'umanità intera: scop......rire l'anima gemella. Il fisico, vi renderete conto, è fondamentale.
    Il secondo tipo è invece "Licantropo". Costui ha due facce, due modi di essere. Di giorno è una persona normale, vestita adeguatamente a...

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    Last Post by MorianDavis il 22 Sep. 2013
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  10. Whisper XXXIV

    AvatarBy MorianDavis il 21 Sep. 2013
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    Leggete quanto segue immaginandovi la voce profonda, quasi sensuale, di quei presentatori radio notturni, quelli che passano quei successi storici ogni notte, perle in un mare sempre più scadente e commerciale. Un po' come Bob Silver, il Tessitore dell'Alba di "I Love Radio Rock", film di R.Curtis del 2009

    Un'altra notte sintonizzati con Radio Whispers, qui per voi, nottambuli ascoltatori. Dj Morian cercherà di ispirarvi, di farvi riflettere con alcuni nuovi sussurri che, a breve, scaleranno le hit parade delle classifiche mondiali di cazzate. Oltre alla consueta possibilità di rispondere ai miei quesiti e fare richieste specifiche (cosa che nessuno ha mai fatto, per paura di perdere le dita in una maledizione azteca che potrei scagliare su di voi grazie ai miei oscuri poteri), vi ricordo che resta ormai pochissimo per la nuova puntata della nostra rubrica settimanale: la Teoria del Salame. Sintonizzate la vostra radio sul blog floatingwhispers.blogfree.net domani notte, in orari profondi, oppure ascoltateci in replica la mattina seguente.
    Come sempre, sarò a vostra disposizione.
    Ma ora voglio proporvi una riflessione. Una di quelle interessanti, invadenti.
    Pronti?
    La cosa più bella che c'è nella nostra vita è l'ignoranza. Sentirsi ignoranti di fronte a qualcosa stimola la nostra curiosità e il nostro intelletto, a tal punto che ci informiamo il più possibile per sopperire tale deficienza. Così nasce lo studio, così nasce il genio.
    Ma, soprattutto, così nascono i piaceri infiniti.
    Voi sapete di cosa parlo, ma preferite che sia io a dirvelo. Perché ormai ho fatto trenta, è giusto che faccia anche trentuno, no?
    Parliamo di quella sensazione che si ha quando si legge un libro per la prima volta, quando si ascolta (che è ben differente dal sentire) una canzone mai ascoltata prima, quando si vede per la prima volta il mare, la neve, gli occhi della ragazza di cui ti innamorerai. Quando scopri la prima delusione amorosa, quando fai le prime esperienze.
    La prima volta è sempre indimenticabile. Anzi, direi più irripetibile.
    Non è forse così?
    Mi chiedevo dunque: perché la nostra mente non è come un computer? Perché non può installare e disinstallare a piacimento le cose? Potremmo provare infinite prime volte, dunque infiniti piaceri.
    O una pillola in grado di farci dimenticare qualcosa, qualcuna di queste sensazioni.
    Sebbene sarebbe un mio sogno profondo quello di riprovare certe cose come fossero di nuovo per la prima volta, mi rendo conto che sarei consapevole che, a lungo andare, quello che ora vedo come atto unico e irripetibile diventerebbe una routine noiosa che toglierebbe con disprezzo questa magia che la prima volta ha.
    Varrebbe davvero la pena, allora, poter dimenticare per riprovare (forse) quelle sensazioni?

    Con questo sussurro vi lascio.
    Domani, come ogni notte, sarò di nuovo qui. E stavolta avrò qualcuno con me. Un esemplare di Salame. Un nuovo esemplare di...

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    Last Post by MorianDavis il 21 Sep. 2013
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