Floating Whispers

Oggi è stata una giornata un po' strana.
Sapete, una di quelle giornate in cui metti gli occhiali grigi e vedi tutto sotto una luce diversa, un po' più scura del normale, quasi come se cercassi di nascondere il sole.
Credo di sapere i vari perché, sono sincero.
Il film che ho visto non era esattamente quello che mi aspettavo, oggi ho fatto stranamente "presto", tra qualche giorno tornerà la dannata routine ed è un po' che non dedico del tempo alle mie storie (la mia e quella del mio sogno, ebbene si sono ben due). Ma soprattutto, oserei dire quasi esclusivamente, il mio Sole è un po' distante, freddo e coperto da nuvole. Ignoro il perché, ma non ho nemmeno il piacere di rivederlo sorgere quando mi eclisso dietro l'orizzonte con il mio pallido mistero per lasciargli il posto.
Sono sincero, non c'è notte senza che il giorno la segua, questa è la verità, per questo sento la sua mancanza in giornate uggiose come questa. Poi lo sapete, adoro la pioggia, perché in qualche modo rappresenta me, parla di me, ma non so veder piovere sempre. Ho bisogno anche io di un po' di luce, altrimenti sarei un unico, rotondo e immenso lato oscuro. Invece, sebbene alle volte in parte e solo in certe notti a metà, con i suoi raggi so illuminarmi. Sa illuminarmi.
Altre stelle non sanno far lo stesso, sebbene siano bellissime nel mio cielo notturno. Forse dovrei farmele bastare, ma non ne sono capace. Mi piacciono le sfide impossibili, non smetterò mai di credere che un giorno possa essere con lui, di fronte a lui, così vicino da poterne abbracciare il suo intenso splendore più a lungo di quelle rare e fugaci volte che ci capita.
Un'eclissi più lunga.
Ma, in fin dei conti, saprei anche accontentarmi di una consueta, o anche ancor più breve del solito.
Sarebbe sempre un attimo per cui vale la pena vivere.
Sarebbe abbastanza.

Ora torno al mio lavoro: sognare e sognare ancora, mentre voi dormite nella mia oscurità.
Che possiate svegliarvi con quella sua luce che io non ho la fortuna di avere.