Floating Whispers

I numeri dei nostri sussurri diventano sempre più lunghi.
Il riposo invece, dalla mia ultima dormita, è sempre più lontano.
Fra poco mi servirà uno schermo da 52'' e una bella botta in testa, così mi addormento sicuro.
No, tranquilli, non è insonnia. E' che tra il veglione e i pranzi del primo dell'anno il tempo per dormire non ne ho avuto, specie quando mi soffermo a guardare il sole sorgere in riva al mare. Così ho ritirato fuori uno degli esperimenti che avevo fatto qualche anno fa, dal punto di vista del sonno.
Di che parlo? Di sonno polifasico! Ossia una tecnica usata soprattutto dai velisti ai giorni nostri che permette di fare brevi sonnellini di qualche mezz'ora intervallati da ore di veglia. A quanto pare si dice che siano sufficienti a ripristinare le energie di un uomo, ma in questo modo vengono a mancare (nella maggior parte dei casi) i sogni, in quanto avvengono solo nella parte più profonda del sonno (l'ultimo stadio del riposo).
Per questo è stato un esperimento affascinante, che mi ha aiutato a migliorare ulteriormente la mia capacità di sopportare la stanchezza, ma del tutto bocciato. Non accetto la questione circa l'assenza dei sogni. Intollerabile. Aggiungiamoci anche che alla lunga la mente, almeno la mia, accusa questo sforzo. E' come se lasciate sempre in stand-by il computer senza mai spegnerlo: possiamo quasi dire che non lavora, ma sappiamo che la corrente continua ad alimentarlo, la sessione non viene mai chiusa e alla lunga potrebbe rallentare la sua velocità solita se non addirittura rovinarsi.
Ma non nego che qualche volta questa tecnica mi torna utile.
Ok, tutta questa digressione sul sonno per dire cosa?
Ma che domande! E' ovvio!
Non vedo l'ora di andarmene a dormire solo per poter sognare!
Lo so, vi lascio così, un po' a bocca asciutta (o forse no), ma sapete meglio di me quale sussurro vi aspetta domani, dunque...
Buonanotte!