Floating Whispers

  1. Whisper CXXII

    AvatarBy MorianDavis il 18 Dec. 2013
     
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    Sono davvero stanchissimo, ma due minuti per voi e per me li trovo volentieri.

    Qualche sera fa, con gli amici, ci si poneva un interrogativo piuttosto interessante. Stanotte voglio condividere quelle che sono state le nostre perplessità con voi.
    La domanda è la seguente:
    Ricordare una data è importante?
    L'accezione della domanda verteva in modo particolare sull'ambito sentimentale. La data in cui due ragazzi cominciano a frequentarsi è davvero importante?
    C'è chi sosteneva che non lo fosse, in quanto diventava alla lunga solo un pretesto per fare regali, sminuendo con l'ombra della costrizione e dell'obbligo un qualcosa che invece dovrebbe essere spontaneo, come passare una meravigliosa giornata con il proprio partner.
    In opposizione, invece, chi sosteneva che fosse importante, non tanto perché pretesto per qualcosa di "materiale", ma piuttosto come simbolo.
    Infine i soliti che preferivano non esprimersi, rispondendo in maniera vaga con "dipende dai casi", che vuol dire tutto e non vuol dire niente allo stesso tempo.

    Ho volutamente sorvolato sulle seconde persone perché, come i più sagaci di voi avranno capito, è quella la mia tesi in merito. Si, sono uno di quelli che ritiene una qualsiasi data, di qualunque tipo, ma soprattutto questa, importante. Perché?
    Ecco il mio valore simbolico.
    Quando tu e un'altra persona decidete di stare insieme state entrambe facendo un cambiamento radicale. Smettete di ragionare come "Io", o al massimo "Io e te" per i meno egoisti, per ragionare come "Noi". Non è una scelta banale, perché pensare meno a sé è difficile per qualunque essere umano. Non negatelo, non vi crederei. Scommetto che almeno una volta ognuno di voi ha fatto qualcosa perché gli conveniva. E' normale, non è un peccato mortale. In fondo, sei tu che vivi la tua vita, dunque non vedo perché non provare a viverla al meglio (non dico che debba mettere i piedi in testa agli altri, ma solo che ogni tanto pensare a te stesso è importante).
    Non solo questo.
    E' un modo per ricordarsi quando ci si è scambiati un bacio, il primo. Che è vero che non si scorda mai, ma forse non si dimentica mai anche per questo. Fissarsi in mente una data, se fatto per piacere e non per costrizione dell'usanza, è sintomo di profondo interesse verso quella persona. Eccezion fatta per gli psicotici come me che ricordano i numeri a memoria senza troppe difficoltà (badate bene, solo numeri però, ormai sapete negli altri campi quanto possa essere fallace la mia memoria), è quasi impegnativo.
    Però non sono pochi quelli che vedono una data come un qualcosa che poi ti obbliga a regali, a feste forzate, a qualcosa che poco ha a che vedere con l'istintività dell'amore. Non posso dargli torto, dopotutto, ma per me la questione è un po' più complessa. Perché non vedo la storia del regalo come un obbligo, in quanto posso comprarlo quando voglio comprarlo e dartelo nell'occasione più consona, perciò non deve essere necessariamente un obbligo con una ben precisa cadenza.
    Per spiegarmi meglio in questo punto farò un esempio molto pratico. Festeggiare (ad esempio) un mesiversario "importante", come i 6 o i 12 mesi insieme (che indicano che la storia con quella persona non è proprio una cosa così, tanto per passare il tempo) è come festeggiare il Natale. Sono "feste" che sono state decise a priori e puoi sfruttare l'occasione per scambiarti un regalo, o anche solo per vederti. Non è un obbligo: se non voglio, non lo faccio. Non c'è alcuna punizione per i "Grinch". Lo faccio se ho piacere. E magari ho piacere poi di farlo di nuovo 4 giorni dopo: farò il bis. Ma se posso farlo coincidere con una di queste occasioni, specie per la questione "regalo", non ci vedo nulla di consumistico. Se poi diventa un imposizione il discorso cambia, e di molto (arriverei a sposare la prima tesi).

    La scelta della parte dipende solo ed esclusivamente dalla visione che hai dell'amore e dal modo in cui vedi il partner.
    Se è istinto, se è passione, se stare con lui è un piacere anche nei momenti difficili, ricordare la data o no non fa differenza. Ciò che conta siete solo voi, e se usate una data particolare per festeggiare voi, non ci vedo nulla di male. Anzi, direi che è un modo semplice per dare importanza al vostro sentimento, al vostro rapporto.
    Se però ti senti in dovere di stare con lui per qualche motivo, senza più trovare quel fuoco che vi brucia dentro e vi spinge a una calorosa riconciliazione anche dopo il più brutale dei litigi, mio caro lettore lascia perdere questo discorso e concentrati sul tuo unico problema: se cerchi di quantificare di continuo l'amore, sei davvero capace di amare?

    Buonanotte.
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