Floating Whispers

  1. Whisper CXVII

    AvatarBy MorianDavis il 13 Dec. 2013
     
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    Dopo aver passato una bella serata ecco il mio solito appuntamento pre-dormita.
    Ci ho messo un po' a pensarlo, sono sincero, perché sebbene l'argomento fosse ben chiaro nella mia mente, avevo l'imbarazzo della scelta su ciò che avrei messo in questo sussurro. Solo ora mi sono finalmente deciso. Un parto, quasi.
    Ma veniamo subito al punto. Stanotte è la notte dei Dieci...
    Chi o cosa sono?

    Ecco a voi le dieci cose che non dimenticherete mai di vostro padre!

    • LE DORMITE SUL DIVANO
      Dopo una giornata di lavoro, rientra a casa. Mangia, se non lo ha già fatto e se ne ha voglia, quindi il film (o le partite di calcio) prima di andarsene a letto è un obbligo. Si sdraia, i più raffinati sistemano anche cuscini e copertina, il tempo di contare fino a tre e ronfa come un ghiro. Dei film ricorda solamente la prima scena e l'ultima (se si è svegliato in tempo, altrimenti i titoli di coda), delle partite si accontenta del risultato dopo i novanta minuti.

    • IL RUGGITO DELL'UOMO TIGRE
      E' tardissimo. Apri la porta di casa in modalità ninja, vai verso la tua camera di soppiatto e all'improvviso la terra trema. Cerchi di tenerti allo stipite della porta, ma non puoi, perché quel movimento sismico è accompagnato da un fragoroso boato che ti costringe a tapparti le orecchie. Per un attimo pensi che sia la guerra, ma ormai sei troppo abituato, e riconosceresti quel fragoroso rombo di tuono russante fra altri cento miliardi.

    • GIORNATE DI GIOCO
      Quei pomeriggi passati insieme, a giocare ai giochi più disparati, erano più belli. Imparavi a lavorare di fantasia, imparavi a ragionare, imparavi perfino a saper vincere e perdere. Tramite il gioco ha sempre fatto passare preziosi insegnamenti che ti son serviti anni per capirli davvero in fondo. E ora non puoi che dirgli grazie.

    • L'OCCHIATACCIA CHE VALE MILLE STRIGLIATE
      A differenza della mamma, magari più impulsiva con le strigliate, lui difficilmente alzava la voce. Dopo che lo faceva una volta, sapevi perfettamente quali erano i suoi limiti, e quell'occhiataccia che ti ammoniva quando li stavi per superare era più temibile di una minaccia Nord-Coreana di una guerra atomica. Un altro passo e...

    • LA MANO PESANTE
      e giù la legnata. Anche qui, a differenza della mamma, non lo faceva praticamente mai. Però ognuno di noi ha assaggiato la mano di ferro del proprio genitore, specie noi maschi, magari un po' più vivaci, quando riuscivamo malauguratamente a fargli oltrepassare quel limite. Bastava uno sganassone fatto bene per rendersi conto dell'errore, e sono piuttosto sicuro che dopo quello nessuno di noi si è dimostrato recidivo

    • LA CAPACITA' DI DIRE SEMPRE LA COSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO
      I momenti in cui sei giù, i momenti in cui ti serve una mano, così come quelli opposti, dove tutto gira bene e nulla all'infuori di quanto si abbia è necessario. Sapeva sempre cosa dire. Che fosse una battuta, che fosse una cruda verità, riusciva sempre a farti inquadrare il nocciolo della questione e a rivalutare la saggezza delle tue scelte, non solo passate, ma anche presenti e future.

    • I MOMENTI TUTTOFARE
      Si guasta qualcosa in casa: troppo comodo e troppo costoso chiamare un tecnico. Niente paura, ci pensa lui! Affronta il problema alla lontana, valutandone i difetti e le possibili cause del malfunzionamento. Poi si passa all'azione. Tira fuori il kit degli attrezzi, sceglie con cura l'arnese, quindi opera. Come finiscono? Beh, se prima funzionava male, ora funziona o peggio, oppure non funziona più. Altrimenti, se il guasto era totale e il papà è particolarmente capace, l'oggetto tornerà a funzionare, tuttavia in maniera particolare e puramente propria.

    • L'IRONIA
      Ha sempre la battuta pronta, il sorriso sulle labbra, e quando uno dei due manca tira fuori dal cilindro sempre quella frase simpatica, ironica, in grado di farglielo riacquistare in un batter di ciglia. E, si sa, il riso è contagioso. A tal punto che le freddure peggiori, quelle a cui nemmeno lui ride, finiscono per essere allo stesso modo divertenti.

    • GLI SMADONNAMENTI
      Il più delle volte avvengono in quei pochi superstiti al riposino sul divano durante una partita di calcio (perfino quella della squadra del cuore). Al primo errore, alla prima svista, alla prima sconfitta volano giù bestemmie, imprecazioni e insulti vari, a tal punto che sai che non è profittevole avanzare richieste in quei particolari istanti per evitare la lapidazione pubblica.

    • IL LORO MODO UNICO DI VOLERCI BENE
      I loro silenzi e le loro parole, i loro sguardi e i loro gesti. Il modo in cui tornano dopo un viaggio lavorativo, il modo in cui ci abbracciano quando tornano da lavoro e noi, bambini, correvamo ad accoglierli non appena sentivamo la chiave inserirsi nella serratura. Il modo in cui ci criticano sempre quando siamo da solli e quello in cui ci difendono e ci elogiano davanti a chiunque altro. Il loro affetto è meno impulsivo di quello materno, ma sa sempre farsi riconoscere. Che si può volere di più?


    Buonanotte! =d
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