Floating Whispers

  1. Whisper CXI

    AvatarBy MorianDavis il 7 Dec. 2013
     
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    Avevo detto che sarei mantenuto un certo tipo di argomento in queste sere, e così sarà.
    Dopotutto, ho dedicato sussurri a molti, perfino a certi tipi di Salame davvero imbarazzanti, e ancora devo farlo con persone molto importanti per ognuno di noi.

    Delle mamme ho già abbondantemente parlato. Ma per quanto riguarda i papà? Possibile che non abbia avuto nemmeno un sussurro buono, di questi cento e più che ho scritto, per poter parlare di loro?
    Ma certo che ne ho avute, di occasioni. Ma mi sarebbe piaciuta una bella catena di legami familiari. Ora, che posso sfruttare l’occasione dei nostri “Dieci” settimanali, è arrivato il momento giusto. Dopotutto se lo meritano, no?
    Beh, alle volte no, è chiaro. Come quando trovano sempre il momento meno opportuno per chiederti aiuto, specie di quelli tecnologici, che tu dici: “Ma come, mi hai davvero chiamato per questa cavolata?”
    Ma sapete meglio di me che questi momenti si contano sulle dita di una mano. Vedete, alle volte la figura del padre può sembrare meno affettuosa e presente di quella della madre, ma non la penso così. Secondo me si dividono il compito (per lo meno con noi uomini) in maniera perfetta. La mamma è quella più irrazionale, più passionale, più sentimentale, mentre il padre è colui che dispensa consigli, che sa guidarci nelle scelte, che ci sprona a migliorare capendo quando e come sfruttare le debolezze che il nostro ostacolo ci mostra. Con questo non intendo dire che non ci diano affetto, sia chiaro. Mentirei, se così fosse. Ma per quanto riguarda gli insegnamenti principali, specie per noi figli maschi, i papà sono coloro che formeranno essenzialmente la nostra parte razionale, mentre le mamme quella dei sentimenti e degli istinti. E, sebbene io sia uno che vive di sogni (cosa che potreste erroneamente –ma è un mio parere- non considerare poi così tanto razionali), vi assicuro che non è cosa da poco. Anzi, oserei dire che forse è la parte più delicata di tutta la faccenda, perché aprirsi al proprio cuore è relativamente semplice, tutto sommato (sebbene non lo sia lo stabilire il tipo di sentimento e la giusta quantità di affetto da donare ad ogni essere del mondo), mentre ragionare, interrogarsi, capire ciò che ci circonda non è mai banale e non permette distrazioni. Ti richiede una costante prontezza, una perenne attenzione che a volte è quasi stressante. Ecco perché sono fondamentali.
    I loro sgridate severe, quei pochi ceffoni decisi, che non ammettevano repliche, perché sapevi che se arrivava la loro cinquina l’avevi combinata davvero grossa… I loro sermoni, i loro racconti, le volte che si siedono accanto a te cercando di spiegarti quel che loro hanno scoperto della vita…
    Non parlare mai di loro è stato un grave errore, perché se lo meritano pienamente un posto tra questi sussurri. Che poi sia un maniaco della numerologia è un altro discorso, ma ciò non giustificherà mai a pieno il mio ritardo.
    Perché questo ‘grazie’, dopotutto, non sarà mai abbastanza.
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