Floating Whispers

  1. Whisper XCV

    AvatarBy MorianDavis il 20 Nov. 2013
     
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    Oggi mi è capitata una cosa nuova e simpatica: sono stato con una percezione deviata dell'equilibrio tutto il giorno.
    Vi è mai capitato?
    Stamattina è stato impressionante. Mi sono svegliato alzandomi dal letto come una molla (forse, anzi molto probabilmente è stato questo a causarlo) e a stento riuscivo a mantenermi eretto. Bastava inclinare la testa e puf, se non trovavo appigli andavo giù che era una bellezza. Ciò nonostante sono andato all'università, ma vi garantisco: e' stata un'impresa! Poi, sforzandomi un po' (ad esempio camminando sul margine del marciapiede) ho incentivato la riabilitazione, però in certi frangenti era davvero da ridere.

    Comunque non è di questo che voglio parlare stanotte.
    Leggevo da qualche parte, giorni fa, che l'amore vero è quando tu e un'altra persona guardate nella stessa direzione. Non ricordo dove mi sono imbattuto in tale frase, so solo che me la sono appuntata per un ben preciso motivo.
    Quale?
    Beh, quello che secondo me non è così.
    Sia chiaro, guardare nella stessa direzione è importante, purché si intenda fare insieme ciò che sia giusto per la coppia, saper scegliere quando, magari, ascoltare la proposta dell'altro anche se non consona alle nostre solite lunghezze d'onda. Altrimenti, se intendete diversamente, la frase la reputo ancor di più sbagliata.
    Sapete come si dice:"Gli opposti si attraggono".
    Dannatamente vero. Solo con una persona con cui condividete qualche interesse ma siete in disaccordo su molte cose riuscite a farvi rapire da ogni suo gesto. E' quello che non sei tu. E' ciò che ti completa. Pensate se così non fosse e la vostra scelta cadesse su una persona troppo simile a voi, dai vostri stessi interessi e passioni.
    Già mi immagino la scena!

    "Hai visto quel..."
    -Film!-
    "Si! Proprio quello!"
    -Troppo bello la scena in cui...-
    "Quella dove succede che..."
    -O mio dio si!-
    "E poi lui è..."
    -Sensazionale!-
    "Già!"
    -Già.-
    Sei mesi dopo
    "Non ne posso più! Con te non riesco mai a..."
    -Finire le frasi!-
    "Lo vedi? Sei..."
    -Assurda, no? Dai, dimmelo! Tu che...-
    "So sempre tutto io, brava dai la colpa a me!"
    -Poi sarei io quella che finisce le frasi dell'altro!-

    Eccetera. Basta film. E' evidente che la diversità serve. Anzi, è necessaria e fondamentale.
    La frase che avevo citato non può essere giusta. Almeno, non può esserla totalmente. E, di conseguenza, come potrebbe definire l'amore vero, allora?
    Non può.
    Per questo motivo mi sono scervellato, chiedendomi cosa rappresentasse per me l'amore.
    Poi, valutando la mia storia, le mie storie e quelle dei miei personaggi, mi sono reso conto con chiarezza di come la vedo.
    Tutti i miei personaggi hanno dei difetti. Io? Inutile dirlo, ne sono saturo.
    L'amore, secondo me, è quando anche questi difetti diventano indispensabili per te. Quando le piccole cose di quella persona diventano la tua realtà, a tal punto che perderle infliggerebbe una ferita insanabile. Sono magari anche cose che odi, ma che quando ti ritrovi con gli amici, senti le loro storie e ci pensi, ti fanno sempre sorridere. Sono quei piccoli segreti del partner che conosci solo tu e che ti fanno capire quanto tu sia speciale per lei e lei sia speciale per te.
    Sono l'essenza del rapporto, dunque se qualcosa deve incarnare la mia definizione di amore vero, deve essere necessariamente composta da questo.

    E allora, qual'è la mia definizione di amore, in definitiva?
    L'amore è quel sentimento nei confronti di quella persona della quale ogni sua più piccola cosa, bella o brutta che sia, sa provocarti un tuffo al cuore, ogni volta come il primo giorno.

    Vorrei lasciarvi con un invito: vedetevi "Good Will Hunting".
    Alcune frasi di questo film hanno colorato e ridefinito questo sussurro già pronto da qualche tempo, e ne hanno influenzati tanti altri passati e a venire.
    In tal senso, chiudo con questo dialogo tratto dal film.
    CITAZIONE
    Sean: Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! [ridono] Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! [ridono] Si svegliò anche lei e mi disse "sei stato tu?", e io "si", non ho avuto il coraggio.
    Will [ridendo]: Si è svegliata da sola?
    Sean: Eh, si! [ridono]...Oh Signore..ahh, ma Will, è morta da 2 anni e questo è quanto mi ricordo. [Will smette di ridere] Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però...sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci. Queste cose la gente le chiama imperfezioni, ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo.
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