Floating Whispers

  1. Whisper LXIII

    AvatarBy MorianDavis il 20 Oct. 2013
     
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    Stanotte, miei cari lettori, sono un po' nostalgico. Il perché non è dovuto al sussurro di oggi, né tanto meno alla serata, fin troppo divertente, specie se animata da Cattivissimo Me 2 (consigliatissimo). Sono in preda a un turbine di ricordi, di pensieri. Ogni tanto mi capita, è normale. Nei momenti così, mi piace perdermi in canzoni che ascoltavo tempo fa, dai testi bellissimi, che mi ricordano avvenimenti, luoghi, persone importanti...
    Ok, smettiamola di dilungarci. Veniamo a noi.

    Il nostro compagno di viaggio, stasera, è una persona molto particolare, addirittura unico nel suo genere, e forse è la quintessenza stessa dei Salami e di questa teoria.
    Diamo il nostro benvenuto a "Heaven"

    Heaven è un esemplare unico, dicevamo, per una caratteristica fondamentale: non ha un vero e proprio modo di presentarsi. Non abbiamo dunque un riscontro visivo della sua esistenza.
    E come avranno fatto allora i nostri scienziati ad accorgersi della sua esistenza?
    Non è proprio vero che una caratteristica visiva non ci sia. Soltanto è difficile notarla. Se i nostri scienziati fossero persone qualunque, questa teoria non avrebbe modo di esistere, ma questo è inutile dirlo. Heaven solitamente ha lo sguardo perso nel vuoto, assorto nei suoi pensieri. Spesso e volentieri, però, è uno sguardo triste, malinconico. Manca di quella luce gioiosa, ricca dei bagliori delle scoperte, delle sfide. Manca di quell'oscurità delle riflessioni profonde, delle domande esistenziali senza risposta. Non c'è né luce né oscurità, solo grigio.

    Perché?
    Entriamo dunque nell'ambito caratteriale, cuore e colonna portante di questi esemplari.
    All'apparenza è una persona profonda, e non delude queste aspettative con l'immergersi nel suo "io". Sembrerebbe non avere grossi difetti. Sa ragionare, sostenere discussioni, usare il cervello. Tutto ok, dunque? No. E' proprio qui viene la parte che lo rende uno dei padri fondatori dei Salami e di questa Teoria.
    Heaven ha un enorme difetto, un limite insormontabile che gli impedisce di spiccare il volo lontano da queste terre di mediocrità. Qualsiasi suo sogno, qualsiasi sua aspirazione, tutto ciò che vorrebbe pretende debba scendergli dal cielo per diritto. Questo è appunto il motivo del suo nome: aspetta sempre che qualcuno, dall'alto, esaudisca le sue richieste, fornendogli tutto ciò di cui ha bisogno.
    Di conseguenza, è un soggetto incapace, o forse timoroso, di correre dei rischi, di affrontare situazioni di incertezza. Alle volte questa paura è legata a spiacevoli avvenimenti di tempi passati, altre volte alla semplice incapacità di prendere saldamente in mano le redini della propria vita. Spesso, dunque, si troverà ad aspettare sempre un altro treno, senza rendersi che quelli che gli passano davanti sono per lui, e non per quelli che stanno lì sulla banchina con lui.

    E' dunque impossibile, o estremamente improbabile, una relazione amorosa tra un Heaven maschio e un altro essere umano in quanto, salvo prese di posizione della ragazza interessata, lui non muoverà mai per primo, non farà mai un passo in avanti. Per gli esemplari femminili, invece, le possibilità di trovare partner è più alta, in quanto tra gli esseri umani è il maschio, solitamente, a fare la prima mossa.

    Infine la difficoltà nel riconoscerlo è dovuta anche alla sua mutevole forma. Heaven, dicevamo infatti, nasce giovane, solitamente da sventure passate, e prosegue così per un tempo imprecisato. In base al momento di svolta, evolve in altri tipi di esemplari. C'è chi, ad esempio, trova in giovane età sollievo nello studio, trasformandosi nel Leopardi presentatovi la scorsa settimana. Sempre parlando di evoluzioni giovani, Heaven può sbocciare in forme avanzate di Nerd, qualora scegliesse di cercare le risposte tra videogiochi e film, oppure può ingrassare in depressi e asociali Party Rock, ma in percentuali assai minori.
    Non tutti però sono così precoci nelle evoluzioni. Alle volte possono passare anche tantissimi anni prima che questa trasformazione avvenga, ed è da questi soggetti che si formano grandi quantità di Ritorno al Futuro. In casi estremi, questo può arrivare troppo tardi (o addirittura non arrivare mai) a un cambiamento, preferendo rimanere fedele agli altri esemplari a lui simili.
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