Floating Whispers

  1. Whisper CXLIX

    AvatarBy MorianDavis il 14 Jan. 2014
     
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    Era un po' che non lo facevo, e sono sinceramente soddisfatto di essermi immerso nuovamente nel cinema. C'erano serate in cui guardavo film fino a tardi, proprio come oggi, incrementando notevolmente la mia cultura verso la Settima Arte, che tanto mi appassiona.
    Mi piace da matti il grande schermo perché mi piace sognare, ormai lo sapete. Mi piace paragonarmi ai protagonisti, trovare analogie con il mio modo di fare, con ciò che sono e, perché no, trarre i dovuti spunti per provare a migliorare me stesso.
    Ma c'è una cosa del cinema, così come di un libro, che non mi piace.
    Vedete, io sono una di quelle persone che quando legge, quando guarda un film, perfino quando ascolto musica, sogno. Entro talmente dentro quelle immagini, quelle parole, quei suoni che quasi mi sembra di viverci. Sembrano quasi reali, ai miei occhi. Se mi piace davvero, sono del tutto alienato. Immerso in quel momento di irrealtà così a fondo da dimenticarmi per quel breve lasso di tempo la mia identità, il mio aspetto. Porto con me solo me stesso, ciò che sono, chi io sia, svincolato da ciò che è materiale e tangibile.
    Credo che sia questo che intendevano davvero i latini con la frase "Omnia mea mecum porto", ovvero portare non tanto tutti quei beni che appartengono a me, quanto tutte le ricchezze morali, interiori. Perché credo che non sia tanto il nostro nome o ciò che possediamo a presentarci, a parlare di noi, Sono piuttosto le scelte che una persona fa, e queste sono decisamente legate a ciò che siamo, al nostro codice etico, al nostro carattere e alla nostra volontà.
    Ma poi ecco che tutto quel viaggio, quel sogno in quei brevi istanti di assoluto limbo, svanisce. Rivengo catapultato nella realtà, come quando ci si sveglia mentre viaggiamo con la fantasia della nostra mente nella più bella delle notti, quelle dalle quali non vorresti mai svegliarti e continuare a dormire in quel sogno finché puoi.
    So bene che la realtà è meravigliosa, con tutte le sue paure, con tutte le sue incertezze, con tutte le sue difficoltà. E' ciò che la rende unica. E' ciò che me la fa amare.
    Ma senza quei sogni, senza quei momenti di fantasia, non sarebbe la stessa cosa affrontare la vita.
    Mancherebbe la speranza, che più di ogni altra cosa è il vero motore del mondo e dell'uomo.
    E a me, che continuo ogni notte a scrivervi da ormai un secolo e mezzo di sussurri, non resta che continuare a sperare.
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