Floating Whispers

  1. Whisper CXLVI

    AvatarBy MorianDavis il 11 Jan. 2014
     
    0 Comments   43 Views
    .
    Le mie notturne sono ormai un classico, a tal punto che fa quasi scalpore quando pubblico prima delle due.
    Ultimamente, non posso negarlo, non è solo l'uscire con gli amici che mi tiene sveglio.
    Ci sono paure, ci sono speranze. Domande, dubbi, ansie, visioni. Un po' di luce, un po' di oscurità, forse così come dovrebbe essere in ogni uomo.
    E io, in mezzo a tutte queste cose.
    Già, perché qualche volta un minimo di spazio devo anche concedermelo, per non venir schiacciato dal peso di tutte queste questioni. Solo che, in questo periodo, mi serve tanta aria. Ecco perché ultimamente la mia produzione, in termini di parole, si è decuplicata (sebbene questi sussurri siano decisamente più corti). Scrivere mi lascia la possibilità di respirare a pieni polmoni prima di rigettarmi nello smog della pressante quotidianità.
    Ah già, avevo tralasciato, qualche sera fa, il fatto che poi avevo ripreso a scrivere, dopo una giornata di "pausa" che speravo di utilizzare per tale fine, proprio come avevo detto. Avevo accennato questa cosa, mi sembra doveroso ritornarci.
    In ogni caso, dicevo, scrivere mi permette di poggiare il mio pesante zaino che porto sulle spalle, di staccare il cervello, di riposare un po'.
    Non solo.
    E' il mio modo di comunicare il mio passaggio, è il mio modo per farmi sentire.
    Basterebbe alzare la voce, potreste dire voi. Si, forse. Ma in un mondo così caotico, ritengo che un silenzio così loquace valga più di miliardi di urla.
    Infine mi distingue. Mi rende diverso, e la cosa mi piace.
    Devo però ammettere che i miei respiri, ora come ora, sono piuttosto fugaci, perché è difficile respirare se la testa, se il cuore fanno altro, pensano ad altro. Mi distraggono e mi trascinano verso l'unica cosa che per me conta davvero. So dove stiamo andando e, per via di un sogno che vale la storia che sto scrivendo, un po' ho paura. Ma so bene che solo arrivare lì mi permetterà di respirare bene, senza più inquinamento, senza più catene.
    Perché dunque ho la sensazione che sia tutto così dannatamente lontano? Così dannatamente irraggiungibile?
    Non sarà facile, ma non ho molte opzioni: dovrò camminare fino alla fine.
    L'unica mia speranza è non cedere mai.
      Share  
     
    .