Floating Whispers

  1. Can you hear me, Major Tom?

    AvatarBy MorianDavis il 4 May 2015
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    Avevo promesso, tempo fa, che un giorno sarei tornato a scrivere qui, ad impregnare parole su una pagina bianca per comunicare un qualcosa, una piccola parte di quello che i miei occhi immagazzinano nella mia mente sotto forma di migliaia di fotografie istantanee, facendo vibrare le corde dei miei pensieri e della mia fantasia.
    Ed eccomi qui, finalmente.
    Eppure oggi non c'è un vero e proprio perché.
    Non c'è un motivo ben preciso che mi spinge a scrivere.
    Mi andava di farlo, nulla più.
    Un sussurro un po' in controtendenza con i miei soliti, in cui ho sempre detto che, in fondo in fondo, un perché lo nascondevano sempre.
    In un anno e più di assenza ne sono successe di cose.
    Forse mi hanno cambiato più di quanto potessi immaginare.
    Forse invece non sono poi così cambiato.
    Non saprei dire dove sta la verità, ma che il mio bagaglio di esperienze si è appesantito è un dato di fatto. E' normale. E' la vita, dopotutto. Alle volte un po' bastarda, alle volte meravigliosa, come quelle persone che ti fanno perdere la testa sia per i loro pregi, sia per i loro difetti. Non ci capisci niente e di colpo ti ritrovi davanti alla sua soverchiante bellezza, inebriato dal suo sguardo, ammaliato dal suo dolce profumo, e l'unica parola che la tua mente stregata riesce a pronunciare è il più imbarazzante e imbarazzato dei "ciao". Lei sorride, divertita. Pensi alla figuraccia che hai appena fatto per quanto, mezzo secondo? La sua risata ti ha già corrotto ogni singolo pensiero, a tal punto che cominci a credere che quello stupidissimo "ciao" forse era perfetto così come è stato. Una femme fatale, questa vita. Decisamente. Un continuo susseguirsi di eventi, ognuno dei quali riesce a rapirmi in maniera unica.
    Forse parlo così perché, ultimamente, molte cose girano nella direzione che vorrei, o per lo meno così sembra. Forse parlo così perché la penso davvero così. Di cose che non sono andate nell'esatto modo in cui avrei pensato ne sono successe, eppure non mi hanno ferito più di tanto. C'è chi mi ha perfino chiesto come potessi essere così cinico di fronte certe scelte assurde. Non si tratta di cinismo (per quanto, forse, abbia eretto un fortezza dietro di esso), quanto di comprensione. Ho capito che il mondo, dopotutto, è quello che è.
    Le persone sono egoiste e si è perso (o non si è mai trovato) il senso di fare tanti piccoli gesti di affetto senza un secondo fine. Siamo materialisti, diciamocelo. Cerchiamo di paragonare a qualcosa di tangibile cose che non possono essere comparate. Come se la fiducia potesse essere comprata, come se l'amicizia o l'amore li trovassi al supermercato, sistemati con ordine in scaffali infiniti. Oramai tutto ha un valore economico e mi scopro sorpreso quando incontro persone con una mentalità più antica, meno consumistica di questa. Non mi ci trovo. Come se venissi da un pianeta diverso, consapevole tuttavia che il mio pianeta è proprio questo...

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    Last Post by MorianDavis il 4 May 2015
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  2. Whisper CLI

    AvatarBy MorianDavis il 16 Jan. 2014
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    Centocinquantuno.
    Così ho deciso di chiudere, alla fine. Centocinquantuno sussurri.
    E' un bel numero, centocinquantuno. E' un numero primo, e già vale tanto. Inoltre mi ricorda i Pokémon della serie originale, della prima. Anche loro erano centocinquantuno e si sa, tutto ciò che è primo è sempre meglio. Discorso a parte andrebbe fatto per i fratelli, ma fondamentalmente questa regola vale sempre. Il primo di una saga di film, il primo in una gara, il primo bacio, il primo amore, il primo a fare qualsiasi cosa è sempre quello che mai verrà dimenticato. Ecco anche spiegato il perché abbia un pessimo feeling con i sequel, eccezion fatta per quelli davvero ben fatti.
    Ma, così come c'è un primo, c'è anche un ultimo.
    E questo è il nostro caso.
    Perciò è doveroso ringraziare e salutare.
    Ringrazio chiunque abbia speso un solo secondo della sua giornata cliccando su questo blog per leggere anche il più stupido dei miei sussurri. Costoro sono stati la mia forza di volontà ogni sera, la mia convinzione, la mia determinazione e la mia soddisfazione.
    Ringrazio chiunque non ha fatto questo, chi tempo per leggere non l'ha mai avuto o semplicemente non ha mai voluto trovarlo. Chi ha dimostrato scetticismo, chi mi odia e quindi ha boicottato a prescindere questo mio progetto, chi alla fine si è ricreduto. Siete stati la mia voglia di rivalsa ogni volta.
    Ringrazio infine a chi, come speravo, porterà per sempre con sé qualcosa, che sia anche una semplice buonanotte o una risata strappata con qualcuna delle mie tristi battute. Avete realizzato un mio piccolo sogno.

    Ora è tempo di fare tante cose.
    Magari, qualche notte, qualche volta, tornerò a scrivere qualche cazzata. Mi è piaciuto, ed è un vizio che sarà difficile da farsi passare. Perciò si, il centocinquantuno è l'ultimo della costanza, ma non è detto che sia proprio l'ultimo ultimo ultimissimo. Non è un vero e proprio addio, ma piuttosto un arrivederci, perché qualche numero speciale potrebbe esserci, dunque non precludo questa possibilità.
    Ma non oggi. Non ora.

    Il vostro Morian vi saluta, augurandovi che i vostri sogni più dolci possano realizzarsi quando meno crederete in loro, perché così saprete viverli veramente come un dono.

    Buonanotte, miei carissimi lettori. =D
    Last Post by MorianDavis il 16 Jan. 2014
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  3. Whisper CL

    AvatarBy MorianDavis il 15 Jan. 2014
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    Forse centocinquanta è un buon numero per chiudere.

    Non so, è un'idea che mi è frullata così, or ora nella testa. Stavolta non c'è nulla di metodico, di progettato. Puro e semplice istinto. Sai quando senti come se qualcuno, nella tua testa, ti suggerisse qualcosa?
    Forse le darò ascolto, forse no.
    Dopotutto ho dimostrato a me stesso di poter portare avanti una cosa, un'idea, fino in fondo. Questo è importante. Insomma, cinque mesi di sussurri non sono pochi. Ho scritto tutte le sere, diamine è fantastico, è fuori da ogni più remota e folle speranza.
    Perché tutto questo discorso?
    Io credo ci sia un motivo che ha spinto quella vocina a darmi questa idea.
    Oggi ho avuto un tuffo al cuore. Un piccolo infarto, se volete, di quelli che sicuramente capitano anche a voi. Quei momenti in cui sentite che il mondo si ferma e voi con lui, e per un millesimo di secondo vedete una luce. Un'epifania, se vi piace chiamarla così.
    E ho finalmente capito una cosa.
    Sono sempre stato un sostenitore del fatto che il tempo sia abbastanza, sufficiente per ogni nostro desiderio, ogni nostra ambizione.
    E' una cazzata pazzesca.
    Il tempo è poco, dannatamente poco, e per di più vola via in un attimo.
    L'unica cosa che ci è concessa è non sprecarlo. Mai.
    Devo godermi la vita. Ma non intendo che mi sballo tutte le sere e che comincerò a provare i più potenti allucinogeni conosciuti sulla faccia della terra. No, non sono stupido.
    E nemmeno voi, perciò so che capirete che intendo.
    Perciò non lo spiegherò.
    Non serve.

    E se non dovessimo rivederci, buon pomeriggio, buona sera e buona notte!


    PS: Cazzo, è bellissimo lasciare un discorso in sospeso così, per aria. Avrei forse dovuto farlo più volte! =D
    Last Post by MorianDavis il 15 Jan. 2014
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  4. Whisper CXLIX

    AvatarBy MorianDavis il 14 Jan. 2014
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    Era un po' che non lo facevo, e sono sinceramente soddisfatto di essermi immerso nuovamente nel cinema. C'erano serate in cui guardavo film fino a tardi, proprio come oggi, incrementando notevolmente la mia cultura verso la Settima Arte, che tanto mi appassiona.
    Mi piace da matti il grande schermo perché mi piace sognare, ormai lo sapete. Mi piace paragonarmi ai protagonisti, trovare analogie con il mio modo di fare, con ciò che sono e, perché no, trarre i dovuti spunti per provare a migliorare me stesso.
    Ma c'è una cosa del cinema, così come di un libro, che non mi piace.
    Vedete, io sono una di quelle persone che quando legge, quando guarda un film, perfino quando ascolto musica, sogno. Entro talmente dentro quelle immagini, quelle parole, quei suoni che quasi mi sembra di viverci. Sembrano quasi reali, ai miei occhi. Se mi piace davvero, sono del tutto alienato. Immerso in quel momento di irrealtà così a fondo da dimenticarmi per quel breve lasso di tempo la mia identità, il mio aspetto. Porto con me solo me stesso, ciò che sono, chi io sia, svincolato da ciò che è materiale e tangibile.
    Credo che sia questo che intendevano davvero i latini con la frase "Omnia mea mecum porto", ovvero portare non tanto tutti quei beni che appartengono a me, quanto tutte le ricchezze morali, interiori. Perché credo che non sia tanto il nostro nome o ciò che possediamo a presentarci, a parlare di noi, Sono piuttosto le scelte che una persona fa, e queste sono decisamente legate a ciò che siamo, al nostro codice etico, al nostro carattere e alla nostra volontà.
    Ma poi ecco che tutto quel viaggio, quel sogno in quei brevi istanti di assoluto limbo, svanisce. Rivengo catapultato nella realtà, come quando ci si sveglia mentre viaggiamo con la fantasia della nostra mente nella più bella delle notti, quelle dalle quali non vorresti mai svegliarti e continuare a dormire in quel sogno finché puoi.
    So bene che la realtà è meravigliosa, con tutte le sue paure, con tutte le sue incertezze, con tutte le sue difficoltà. E' ciò che la rende unica. E' ciò che me la fa amare.
    Ma senza quei sogni, senza quei momenti di fantasia, non sarebbe la stessa cosa affrontare la vita.
    Mancherebbe la speranza, che più di ogni altra cosa è il vero motore del mondo e dell'uomo.
    E a me, che continuo ogni notte a scrivervi da ormai un secolo e mezzo di sussurri, non resta che continuare a sperare.
    Last Post by MorianDavis il 14 Jan. 2014
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  5. Whisper CXLVIII

    AvatarBy MorianDavis il 13 Jan. 2014
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    Oggi sarò breve e diretto, un po' per l'ora tarda, un po' perché così le mie parole faranno più eco.
    Il motivo per cui ho fatto tardi stanotte è lo stesso problema che tratterò stanotte:
    Non giudicare nessuno.
    Non riesco proprio a capire perché per molti sia così difficile capire questo semplice concetto. Siamo tutti portati a giudicare, come se dando il nostro parere su una determinata persona ci sia possibile cambiarla e renderla migliore ai nostri occhi. Ne abbiamo per chiunque, e vi renderete conto che farlo è facile e può perfino assuefare.
    Vi domando: chi siamo noi per giudicare?
    La risposta è piuttosto ovvia: siamo uomini. In quanto tali, siamo forse perfetti? Non commettiamo mai errori? Non parliamo mai a sproposito? No, certo che no. Come può un essere così speciale avere simili imperfezioni? Come potrebbe guardarsi allo specchio? Come potrebbe vivere con gli altri?
    Miei carissimi lettori, sapete meglio di me che noi siamo incatenati al libero arbitrio. Dannatamente legati a questa facoltà di poter scegliere autonomamente.
    Dunque perché le scelte che noi consideriamo giuste debbano essere tali anche per il nostro prossimo?
    Non c'è un perché. Lui è libero di sbagliare come vuole, di dimostrarci come preferisce che siamo noi in errore, ma per noi non deve avere importanza cosa lui sceglie. Specie nell'amicizia questo non dovrebbe valere. Possiamo stare lì a dare sostegno, a incitare, a consolare, ma non di certo a giudicare. Non è compito nostro.
    E poi immaginate se ognuno seguisse alla lettera i vostri consigli. Vi ritrovereste presto in un mondo di soli voi, meraviglioso per i primi cinque minuti, collassato nel disgusto appena scaduto questo limite. In un mondo del genere, dove sarebbe la discussione, che tanto ci allontana quanto ci avvicina? Dove sarebbe lo scambio di opinioni, di idee, la condivisione di sogni, paure e speranze e tutte quelle cose che ci rendono così diversi, così incompatibili, eppure così fondamentali gli uni per gli altri?
    Perfino la Luna ha un lato oscuro. Ci convive e, senza di questo, non sarebbe la stessa.
    Noi siamo così. Diversi e simili al contempo.
    E viviamo per questo. Per trovare l'altra metà della nostra mela o, nel mio caso, il lato illuminato della mia Luna.
    Perché allora giudichiamo, nella speranza di trasformare tutto questo mix di colori in un apatico grigio?
    Last Post by MorianDavis il 13 Jan. 2014
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  6. Whisper CXLVII

    AvatarBy MorianDavis il 12 Jan. 2014
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    Voglio cominciare sconvolgendovi.
    Questo è il mio ventesimo Salame. E' incredibile, forse addirittura sorprendente. Ma arriverà, presto o tardi, un numero conclusivo di questa rubrica personale. Un ultimo Salame.
    Usciranno degli speciali, usciranno delle nuove edizioni, ma la "serie" classica si fermerà a un certo numero X.
    Perché non ho idee?
    No, non è affatto per questo motivo.
    E' perché ho salamizzato praticamente tutto il mondo, ma qualche persona con un po' di sale in zucca c'è. Salvo rare eccezioni e/o nuove scoperte del nostro staff di scienziati, non posso includere in questa categoria anche chi Salame non è.
    Dunque rimanete sintonizzati e scatenatevi nel frattempo con il toto-stop: quando sarà l'ultimo Salame?
    Stasera però uno dei nostri cari amici sarà regolarmente presente.
    Non sarei mai stato così infame da chiudere oggi...


    ...


    E invece si, perché il diciannove è il mio numero preferito! Il ventesimo rovinerebbe tutto!


    ...


    No, suvvia scherzavo. Però sarebbe stato lecito e ben giustificato!
    Stanotte c'è il ventesimo Salame. Anzi, veniamo a lui.
    Diamo il benvenuto a "Chuck Norris".

    Il nostro simpatico Chuck è un tipo di Salame informatico. Il suo modo di vestire dunque è irrilevante ai fini della trattazione, in quanto nella vita di tutti i giorni potrebbe essere un qualunque tipo di Salame. Potremmo dire dunque che Chuck Norris è una sorta di sottoclasse di prestigio, un qualcosa che migliora (?) l'esemplare di cui il nostro soggetto fa parte. Una sorta di upgrade, di medaglia al valore, se volete pensarla così. Oppure come quando parlavano di Achille definendolo Pelide, o di Ettore domatore di cavalli, ossia potreste pensarlo come un patronimico o un epiteto. Fate voi, il senso è quello.

    Anche caratterialmente le sue qualità dipendono molto dal tipo di Salame a cui appartiene. Possiamo solo aggiungere che generalmente è un esemplare a maggioranza maschile e risulterà essere timido (sebbene possa non apparire così a primo impatto), un po' fastidioso e invadente, specie tramite messaggistica via internet (e non).

    La sua vera, principale caratteristica, è nell'approccio al sesso opposto.
    Quanti di voi hanno visto "Dodgeball - Palle al balzo", commedia del 2004 con Ben Stiller e Vince Vaughn? Alla fine del film c'è una scena con Chuck Norris come giudice che viene immortalato in una scena indimenticabile in cui alza il pollice in segno di approvazione. Da qui deriva il loro nome.
    Infatti il nostro Salame è un maniaco del "mi piace" tattico. In cosa consiste, vi chiederete. Avete presente una bella ragazza, la quale ha tante foto sul suo profilo con miliardi di mi piace, ma tra costoro ci sono sempre quei fedelissimi e accaniti sostenitori? Bene, sono proprio i nostri esemplari di stanotte. Mettono "mi piace" a qualsiasi cosa, link o foto c...

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    Last Post by MorianDavis il 12 Jan. 2014
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  7. Whisper CXLVI

    AvatarBy MorianDavis il 11 Jan. 2014
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    Le mie notturne sono ormai un classico, a tal punto che fa quasi scalpore quando pubblico prima delle due.
    Ultimamente, non posso negarlo, non è solo l'uscire con gli amici che mi tiene sveglio.
    Ci sono paure, ci sono speranze. Domande, dubbi, ansie, visioni. Un po' di luce, un po' di oscurità, forse così come dovrebbe essere in ogni uomo.
    E io, in mezzo a tutte queste cose.
    Già, perché qualche volta un minimo di spazio devo anche concedermelo, per non venir schiacciato dal peso di tutte queste questioni. Solo che, in questo periodo, mi serve tanta aria. Ecco perché ultimamente la mia produzione, in termini di parole, si è decuplicata (sebbene questi sussurri siano decisamente più corti). Scrivere mi lascia la possibilità di respirare a pieni polmoni prima di rigettarmi nello smog della pressante quotidianità.
    Ah già, avevo tralasciato, qualche sera fa, il fatto che poi avevo ripreso a scrivere, dopo una giornata di "pausa" che speravo di utilizzare per tale fine, proprio come avevo detto. Avevo accennato questa cosa, mi sembra doveroso ritornarci.
    In ogni caso, dicevo, scrivere mi permette di poggiare il mio pesante zaino che porto sulle spalle, di staccare il cervello, di riposare un po'.
    Non solo.
    E' il mio modo di comunicare il mio passaggio, è il mio modo per farmi sentire.
    Basterebbe alzare la voce, potreste dire voi. Si, forse. Ma in un mondo così caotico, ritengo che un silenzio così loquace valga più di miliardi di urla.
    Infine mi distingue. Mi rende diverso, e la cosa mi piace.
    Devo però ammettere che i miei respiri, ora come ora, sono piuttosto fugaci, perché è difficile respirare se la testa, se il cuore fanno altro, pensano ad altro. Mi distraggono e mi trascinano verso l'unica cosa che per me conta davvero. So dove stiamo andando e, per via di un sogno che vale la storia che sto scrivendo, un po' ho paura. Ma so bene che solo arrivare lì mi permetterà di respirare bene, senza più inquinamento, senza più catene.
    Perché dunque ho la sensazione che sia tutto così dannatamente lontano? Così dannatamente irraggiungibile?
    Non sarà facile, ma non ho molte opzioni: dovrò camminare fino alla fine.
    L'unica mia speranza è non cedere mai.
    Last Post by MorianDavis il 11 Jan. 2014
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  8. Whisper CXLV

    AvatarBy MorianDavis il 10 Jan. 2014
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    Eccomi qui, pronto di nuovo a scrivere per voi qualcosa.
    Il solito sussurro e stanotte è quello dei Dieci.
    Ma un minimo di introduzione mi piace farla, ormai lo sapete, perciò un po' il brodo lo allungherò.
    Quando ho scritto di essere pronto, ho in parte mentito. Perché, ad essere sincero, non sono pronto per niente. Ho la testa altrove, lontana chilomentri da dove sono adesso. Cosa mi spinga ad averla così distante è una serie infinita di motivi, di domande, di tante cose a cui non riesco a dare una risposta definitiva, una conclusione ultima. E ora? Non lo so. Non ne ho idea. Quello che sarà, lo vedrò con il tempo. Non posso fare altro.
    Ma non preoccupatevi. Sono pensieri, frivolezze, cose che mi stanno a cuore e per le quali mi preoccupo. Scommetto che ognuno di voi avrà i suoi problemi, le sue domande che lo tengono distratto, di tanto in tanto. Capita anche a me, nulla di sorprendente.

    Bene, ora possiamo venire al nostro reale sussurro.
    Chi sono i Dieci di stasera?
    Stasera voglio dedicarlo ai Dieci amici che ognuno ha e le pene che sopporteranno per l'eternità.

    • PIGRO - è il classico amico perennemente stanco, che non ha mai voglia di fare nulla, chiede passaggi anche per fare due metri a piedi e si lamenta se l'ascensore del suo palazzo è rotto, costringendolo a fare un piano di scale. E' quello che boccia sempre le passeggiate, le partite a calcetto o qualsiasi cosa comporti movimento. Manda gli altri a fare i regali, a fare la spesa, a fare qualsiasi cosa. La sua pena sarà aiutare in eterno le signore del dodicesimo piano a portare su le buste senza l'aiuto dell'elevatore.

    • IGNAVO - cosa farete la sera non è affar suo. O meglio, lo sarà, perché verrà, ma non prende mai una decisione. Per lui va sempre bene tutto, non preferisce mai una cosa piuttosto che un'altra. In compenso è sempre presente, anche solo per ricordarti che la sua voglia, quella sera, è sempre la stessa. Quale? Quella che vorresti tu. Un giorno non potrà più avere questa possibilità di scelta e ogni santissima sera farà una cosa che non gli piacerà fare.

    • TACCAGNO - Quando si tratta di spendere è un fantasma. Se si prende la sua macchina è perennemente a secco e dovete pregare ogni dio disponibile che quella carretta non vi lasci per strada, se si esce e si va in un pub, o non viene, o non consuma. In pizzeria è un miraggio, il cinema solo se strettamente indispensabile (e prova a pagar di meno con le varie tessere dei genitori). Quando ti presta anche il più piccolo dei centesimi te ne chiederà il doppio indietro qualche minuto dopo, quasi con interessi cosmici. Verrà il momento in cui sarà costretto ad offrire da bere a chiunque ogni dannatissimo secondo, vedendo via via le sue finanze morire.

    • COCCODRILLO - nella sua vita va sempre tutto storto. L'ultima volta che l'hai visto sorridere era forse il mesozoico, o pressappoco il periodo del trofeo più recente della ...

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    Last Post by MorianDavis il 10 Jan. 2014
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  9. Whisper CXLIV

    AvatarBy MorianDavis il 9 Jan. 2014
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    Mi piace essere considerato un uomo e non più un ragazzo. Mi è sempre piaciuto sentirmi responsabilizzato, grande sotto tanti punti di vista. Non posso negare che, sebbene i miei genitori mi abbiano sempre dato tanto, e continuano a farlo, ho sempre desiderato la totale autosufficienza. Forse questa sarà solo un'altra manifestazione del mio essere sociopatico, forse invece è figlia di ragioni ben più profonde, non so dirvelo. L'unica cosa che so è che adoro saper fare qualsiasi cosa, dunque è anche e soprattutto per questo che amo essere autosufficiente. Non dover dipendere da nessuno per risolvere i problemi non è poco, anzi è davvero qualcosa che indica quasi completezza, versatilità.
    Ma c'è una cosa che invidio da sempre e invidierò per sempre alla mia fanciullezza, e a quella di ogni altro bambino.
    Questa cosa è la capacità di mantenere sempre l'entusiasmo.
    Da bambini non c'è mai nulla che ci affligge. Siamo sempre iperattivi, ipercontenti. Mai una cosa non ci va giù, e anche quando la troviamo, dimentichiamo quella momentanea tristezza in un battito di ciglia. Basta la minima cosa per farci trovare lo stimolo a fare anche la cosa più odiata, e non la facciamo mai controvoglia perché scopriamo sempre come possiamo divertirci. Come quando ti chiedevano di mettere a posto i giochi: sapevi che non ti andava di farlo, ma dovevi farlo, perciò cercavi sempre il modo più bello per approcciare a tale impresa quasi impossibile, inventando giochi, gare e chissà quante altre soluzioni per superare il problema.
    Crescendo questa facoltà si perde. Ci sono poi persone che, come me, quando perdono l'entusiasmo in una cosa, non solo non riescono a trovarlo più, ma non sanno proprio fare quella cosa, nemmeno a forza. E' vero, io mi entusiasmo facilmente per tante, tantissime cose, ma una volta che una di queste perde l'attrattiva per un qualunque motivo, è impossibile che riesca a ritrovarla. Non c'è altra via, e la trascino avanti come un peso, una palla al piede che mi impedisce di saltare e mi vincola a terra. Forse questo è il mio modo di essere salame, forse questo è uno dei miei limiti che devo superare per migliorarmi. Ma certe palle al piede sono legate bene alla caviglia, sono pesanti e senza la giusta chiave staccarsele di dosso è difficilissimo. Puoi provare a forzarle, ma il rischio di farti male è alto. Puoi provare a scassinarle, ma ti mancano gli arnesi giusti. Trovare la chiave invece è come cercare un ago in un pagliaio.
    E allora cosa fare, continuare ad andare avanti senza entusiasmo?
    Dico questo: anche la più tenace delle persone ad un certo punto arriva ad un vicolo cieco, quando si trova davanti questo problema. A quel punto può rischiare, ma mai tornare indietro. O entra in uno dei palazzi di quel vicolo e cerca una seconda uscita, oppure si lancia dritto contro il muro che lo separa dall'ignoto.
    Per i miei problemi, per superare i miei limiti, prima o poi deciderò. Quel prima o...

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    Last Post by MorianDavis il 9 Jan. 2014
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  10. Whisper CXLIII

    AvatarBy MorianDavis il 8 Jan. 2014
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    Mentre mi appresto a scrivere questo sussurro sono costretto ad assistere al crollo di Barad-dûr, la grande Torre Oscura del Signore Sauron. Seicento anni di costruzione per poi venir giù così, per un anello caduto in un vulcano. Povero architetto, che con così tanta passione l'aveva progettata. Povero Sauron, che ci viveva da ere. Ah, questo è quello che succede quando vi legate con una donna con uno di quei luminosi oggetti circolari. Dannate donne!
    Ok, forse non era la giusta allusione. In realtà è il perdersi quell'anello il vero problema, perché lo trova un altro, ti soffia il "potere" e dalla sua mancanza e dal suo abbandono vieni distrutto.
    Che tenero che sono, ho sempre belle parole per voi, nonostante il mio sembrare stronzo. Ci fate dannare così tanto l'anima ma non riusciamo a stare senza il vostro profumo, la vostra dolcezza, la vostra voce, i vostri occhi. Certi più "maschi", o forse più animali, avrebbero fatto allusioni ben diverse, ma ormai avrete imparato a conoscermi: quando parlo di amore, di sentimenti, sono ben poco materiale e fin troppo sognatore.
    Beh, direi, così a occhio, di essermi perso a sufficienza nei miei flussi vaneggianti di scemenze. Forse, dico forse, è arrivato il momento giusto per dedicarmi al sussurro di stanotte.
    Ho sempre avuto il vizio di addormentarmi solo dopo aver ascoltato alcune canzoni. Non so voi, ma mi piace andare a dormire con una melodia in testa. E' come se riuscisse a catalizzare e focalizzare i miei sogni, e ciò, da quanto avrete capito di me, sapete quanto possa andarmi a genio. Come ho scoperto questo è una cosa curiosa ma non troppo interessante perché lunga, troppo lunga. Sintetizzerò dicendo che, in un periodo in cui ero dipendente da un sogno, ho avuto difficoltà a ritrovarlo ogni notte. Ho sperimentato e ho trovato questa soluzione. Ora però, un po' come capita in Inception (ecco ancora perché quel film mi è tanto caro), sono quasi vincolato alla musica pre-dormita, perché è l'unico modo (salvo qualche rara eccezione, che se capita ha sempre un peso notevole) in cui riesco a tornare in quel sogno.
    Non che mi dispiaccia, sia chiaro. Quel sogno mi piace. Mi piace così tanto che, sebbene abbia la facoltà di non farlo, non so esimermi, ogni notte o quasi, dal rientrarci ancora e ancora. So che prima o poi dovrò andare avanti, ma ora non importa.
    Detto così sembra come se non mi interessi, ma è l'esatto contrario.
    E' una cosa complicata, diciamo che il momento in cui smetterò di sognare sarà il momento in cui l'avrò realizzato. Ecco dovrei aver sintetizzato bene la spiegazione.
    Perciò continuerò, fintanto che non arriverà quel momento, ad ascoltare musica prima di addormentarmi.
    Ma ora arriva la domanda.
    Voi fate qualcosa di simile? Fate qualcos'altro? Oppure vi basta spegnere il vostro interruttore fino al giorno seguente, in cui lo riaccenderete?
    Last Post by MorianDavis il 8 Jan. 2014
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